Sono state definite dal Ministero dell’Interno le procedure on-line per i nulla osta per lavori stagionali e autonomi riferiti all’anno 2010.
Il governo ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 20 aprile 2010, il D.P.C.M. del 1° aprile 2010 contenente la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori extracomunitari stagionali e di altre categorie nel territorio dello Stato per l’anno 2010.
Per questa ragione dalle ore 08.00 del giorno 21 aprile 2010 e fino alle ore 24.00 del 31 dicembre dello stesso anno i datori di lavoro possono presentare le domande di nulla osta per lavoro stagionale previste dal Decreto Flussi 2010.
Il Ministero dell’Interno ha predisposto un apposito programma disponibile al link.
In base a quanto definito dall’articolo 1 del predetto decreto sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro subordinato stagionale, i cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero entro una quota massima di 80.000 unità’, da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Le quote riguardano i lavoratori subordinati stagionali non comunitari di Serbia, Montenegro, Bosnia-Herzegovina, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Kosovo, Croazia, India, Ghana, Pakistan, Bangladesh, Sri Lanka e Ucraina.
I lavoratori subordinati stagionali non comunitari dei seguenti Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia, Albania, Marocco, Moldavia ed Egitto.
Inoltre, riguarda anche i cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno per lavoro subordinato stagionale negli anni 2007, 2008 o 2009.
Lo stesso provvedimento consente, inoltre, come anticipazione della quota massima di lavoratori extracomunitari non stagionali per l’anno 2010, l’ingresso, per motivi di lavoro autonomo, di 4.000 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero che sono imprenditori che svolgono attività di interesse per l’economia italiana, liberi professionisti, soci e amministratori di società non cooperative, artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati.
Nella stessa quota rientrano anche artigiani purché provenienti da Paesi extracomunitari che contribuiscono finanziariamente agli investimenti effettuati dai propri cittadini sul territorio nazionale.
Il governo ha posto particolare attenzione e sino ad un tetto massimo di 1500 persone alle conversioni di permessi di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in permessi di soggiorno per lavoro autonomo.
In base agli accordi internazionali, in particolare in considerazione del
Trattato Italia-Libia di amicizia firmato il 30 agosto 2008, si è stabilito l’ingresso in Italia, per motivi di lavoro autonomo, di 1.000 cittadini libici (articolo 2).
Il provvedimento è senza dubbio una buona occasione per regolarizzare i lavoratori extracomunitari.