Se lo shopping è una delle vostre principali passioni perché non provare a trasformale in una vera e propria attività (redditizia)? Diventando, ad esempio personal shopper. Sta diventando una professione sempre più ambita, in particolare fra i giovani. Proprio per questo esistono scuole che cercano di formare dei veri e propri professionisti del settore.
Si tratta di una professione non ancora molto diffusa in Italia (nata negli Stati Uniti) ma che comunque che si sta espandendo soprattutto nelle grandi città (Milano, Roma, Torino o Bologna) e richiesta anche da grandi catene alberghiere e strutture turistiche. Non solo. Infatti a quanto pare vi è una forte richiesta di personal shopper anche da parte di chi desidera arredare il proprio ufficio e/o la propria abitazione.
In definitiva, a chi è rivolto il servizio di personal shopper? A uomini o donne desiderosi di una consulenza personalizzata. I clienti solitamente sono persone abbienti, in carriera e straniere.
Quali sono le principali caratteristiche che una buona personal shopper deve avere?
-ottima conoscenza della città in cui si muove (conoscere alla perfezione boutique, outlet ma anche mercatini, show room, locali trendy e ristoranti);
– buona cultura;
– conoscenza di una o più lingue straniere;
– essere automunito;
– buone doti comunicative;
– forte personalità;
Come per molte altre professioni potete lavorare in proprio costruendo un sito internet (in italiano ma anche e soprattutto in inglese) dove vi presentate. Fondamentale sarà il passaparola: se lavorerete bene i clienti aumenteranno presto.
Una curiosità: non è detto che il mestiere di personal shopper sia solo “al femminile”. Può essere svolto anche dal sesso maschile.
Qualche link utile:
le vie della moda
Associazione Personal Shopper Torino
15 commenti su “Professione personal shopper: chi è e cosa fa”