Novità in arrivo per la disciplina sugli appalti. A impattare sulla normativa precedente è l’art. 13 – ter del d.l. 83/12, che apporta qualche significativo cambiamento sulla materia. Il dl sulle semplificazioni fi scali n. 16/2012, comma 5-bis, art. 2, aveva disposto la responsabilità solidale tra i soggetti della filiera dell’appalto per il versamento delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e dell’Iva nel limite di due anni dalla cessazione dell’appalto stesso. La precedente normativa prevedeva infatti che la solidarietà sarebbe scattata se il soggetto coinvolto non avesse dimostrato di aver messo in atto tutte le cautele possibili.
Con l’attuale normativa, sancita dall’art. 13-ter del dl 83/12, che ha riscritto il comma 28, art. 35 del dl 223/06, la responsabilità solidale dell’appaltatore con il subappaltatore è limitata all’ammontare del corrispettivo dovuto, e può essere evitata ottenendo, anteriormente al pagamento del corrispettivo, la documentazione attestante che i versamenti scaduti sono stati correttamente eseguiti.
Per quanto riguarda i principali effetti che questo cambiamento è in grado di comportare sulla materia degli appalti, ricordiamo come la solidarietà ora non sia più limitata a una scadenza temporale, bensì alla prescrizione ordinaria riferita alle ritenute in questione. Pertanto, il committente non è responsabile in solido per i mancati versamenti ma è tenuto a richiedere all’appaltatore, prima del pagamento, l’esibizione dell’attestazione (relativa sia all’appaltatore sia a ciascuno degli eventuali subappaltatori); per l’inosservanza delle disposizioni sul pagamento è prevista una sanzione amministrativa da 5.000 a 200.000 euro.
Ricordiamo altresì come le nuove disposizioni trovano applicazione solo ed esclusivamente per quei contratti di appalto o di sub appalto stipulati con decorrenza dal 12 agosto scorso, e relativamente ai soli pagamenti effettuati a partire dall’11 ottobre.
Domani vedremo invece cosa cambia per quanto concerne la verifica dei dati, le buste paghe e i contributi e, ancora, quali sono le clausole di esclusione relative alla materia.
Qui intanto le novità sulla regolarizzazione del Durc.