Anche per la regione Friuli Venezia Giulia l’Inail ha presentato il suo Rapporto annuale 2011 presso il Palazzo della Regione evidenziando l’aumento delle tecnopatie del 12.3% con una diminuzione delle denunce dell’8,3%, a conferma del trend positivo iniziato nel 2007.
In sostanza, secondo i dati diffusi dal nostro Istituto per la prevenzione infortuni sono meno di 20mila gli infortuni sul lavoro denunciati in Friuli Venezia Giulia nel corso del 2011 con un calo del 30% nel quinquennio 2007-2011, mentre l’aumento percentuale delle denunce di malattia professionale supera quello rilevato a livello nazionale.
La regione è quella più virtuosa dopo la Liguria; infatti, con una flessione dell’8.3%, la regione Friuli è quella più virtuosa dopo la Liguria: le denunce di infortunio sono state 19.757 ed è la prima volta nella storia delle statistiche INAIL che si collocano sotto quota 20mila.
Il direttore regionale dell’Istituto, Carmela Sidoti, osserva che
La costante diminuzione degli infortuni sul lavoro registrata negli ultimi anni e, soprattutto, il -8,3% del 2011 è un dato indubbiamente positivo. La crisi economica ha certamente inciso sul risultato, ma non in misura determinante. Studi statistici condotti a livello nazionale, infatti, indicano che la difficile contingenza economica è uno dei fattori che hanno contribuito alla riduzione del fenomeno infortunistico, non la causa. Il nostro sforzo sul fronte della prevenzione, in collaborazione con le istituzioni e le parti sociali del territorio, credo stia dando i primi importanti frutti. Molta attenzione merita il trend delle malattie professionali che in Friuli come in Italia è in crescita, indice dell’emersione di un fenomeno importante su cui deve concentrarsi la nostra attenzione sul versante prevenzionale oltre che gestionale
In base ai dati diffusi dall’Inail si apprende che sono molte le patologie legate a posture e movimenti ripetuti dell’attività lavorativa tanto che le malattie professionali denunciate nel 2011 sono 1.400 rispetto alle 1.247 del 2010, un incremento pari al 12,3%.
L’incremento risulta essere superiore a quello rilevato a livello nazionale (+9,6%) e nel Nord Est (+8%). Anche nel 2011 si è confermato l’aumento delle denunce di patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e delle malattie osteo-articolari e muscolo tendinee: sul totale delle malattie professionali oltre la metà (827 casi, ovvero 215 casi in più del 2010) sono di questo tipo, dovute essenzialmente ai movimenti ripetuti e alle posture dell’attività lavorativa.