Il nostro istituto per la prevenzione infortuni ha proposto il Rapporto 2011 relativo alla regione Veneto con dati che confermano il trend nazionale; in effetti, i dati dell’Inail pongono in evidenza un calo delle malattie professionali con impatti decisi anche sugli infortuni con un calo del 6.9%.
Secondo i dati INAIL, gli infortuni sul lavoro denunciati in Veneto nel 2011 sono stati 81.217, il 6,9% in meno rispetto agli 87.258 casi del 2010: nel triennio 2009-2011, gli infortuni totali denunciati a livello regionale sono diminuiti del 9%, l’1% in più rispetto alla diminuzione registrata nello stesso periodo a livello nazionale.
In termini assoluti i casi mortali in itinere sono stati pari a 50 suddivise in parti uguali tra infortuni mortali da circolazione stradale e infortuni mortali in itinere. Nel dettaglio, i 25 casi che hanno coinvolto lavoratori impegnati sulla strada – ovvero autotrasportatori, rappresentanti di commercio o addetti alla manutenzione stradale – equivalgono a un incremento del 38,9% rispetto al 2010, mentre i 25 decessi avvenuti per incidenti in itinere sono stati sei in più rispetto ai 19 dell’anno precedente.
Diminuzione anche dei casi che coinvolgono i lavoratori stranieri; infatti, sempre secondo l’Inail, la flessione nella regione Veneto nello scorso anno sono stati pari al 7,2%: dai 18,480 casi del 2010 si arriva a 17.157. Il Paese straniero con più infortuni è la Romania con 3.226 infortuni, segue il Marocco con 2.532 e l’Albania con 1.348 casi. Al contrario, si registra un aumento dei casi mortali passano da 13 casi del 2010 fino ai 18 dello scorso anno.
L’Inail ha anche fatto il punto sulle malattie professionali nella regione Veneto; infatti, le malattie professionali sono diminuite con 2.214 casi del 2011 dai 2.319 del 2010. Le tecnopatie risultano in calo nell’industria e servizi (1.954 denunce nel 2011 rispetto alle 2.143 dell’anno precedente) e tra i dipendenti conto Stato (8 denunce rispetto a 23), mentre sono 99 in più in agricoltura (252 denunce rispetto alle 153 del 2010).
Le patologie riconosciute riguardano in particolare l’apparato muscolo-scheletrico (45%), le ipoacusie da esposizione a rumore (30%), i disturbi dell’apparato respiratorio (10%), le patologie neoplastiche (9%) e quelle dermatologiche (5%).