Nuova disciplina degli ammortizzatori con il nuovo anno. Dal 1° gennaio 2013 entra in vigore l’Aspi, assicurazione sociale per l’impiego introdotta dalla Riforma del Lavoro per chi resta senza lavoro. I requisiti e le modalità per la presentazione della domanda.
Si ricorda che l’Aspi è stata introdotta come forma di ammortizzatore sociale allo scopo di fornire al lavoratore disoccupato un’indennità mensile di disoccupazione dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro. Una forma di tutela per chi che è rimasto senza lavoro indipendentemente dalla propria volontà, ma per motivi che vanno dalla riduzione consensuale del rapporto ad altre motivazioni inerenti all’attuale situazione del mercato del lavoro.
Come per tutte le forme di tutela, anche per accedere all’Aspi servono dei requisiti, il primo dei quali è, naturalmente, lo stato di disoccupazione (art. 1, comma 2, lettera c), del D.Lgvo n. 181/2000 modificato dal Decreto legislativo n. 297/02); almeno 2 anni di contributi assicurativi e almeno un anno di contributi previdenziali nei due anni precedenti all’inizio del periodo di disoccupazione.
I requisiti assicurativi e previdenziali saranno necessari per calcolare l’importo dei contributi figurativi che l’indennità mensile di disoccupazione andrà a coprire con versamenti pari alla media delle retribuzioni imponibili previdenziali degli ultimi due anni.
Per ottenere l’indennità mensile di disoccupazione, bisogna presentare all’Inps la domanda di accesso Aspi dal giorno successivo ed entro 2 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro. La domanda va inoltrata esclusivamente per via telematica.
Il lavoratore disoccupato avrà diritto a fruire dell’indennità mensile di disoccupazione per un numero di settimane pari alla metà delle settimane per le quali sono stati versati i contributi dell’ultimo anno, dedotti i periodi di cui ha fruito nello stesso periodo, purché permanga lo stato di disoccupazione.
In caso di occupazione, invece, l’indennità mensile di disoccupazione verrà sospesa, ma solo fino ad un massimo di 6 mesi. I contributi versati dal datore di lavoro in questo periodo di occupazione potrà servire per instaurare un nuovo trattamento dell’Aspi.
Fornero, una frase storica: «L’Aspi è un sistema di ammortizzatori universali, anche se non completamente, considerato il fatto che i nostri vincoli finanziari erano stringenti. Ed è un ammortizzatore condizionato da due fattori: che il lavoratore si metta in gioco e che vi siano politiche attive del lavoro, non solo sussidi».
APPROFONDIMENTI
*Riforma del lavoro: mini-Aspi dal 1° gennaio 2013, aggiornamenti
*Aspi, assicurazione sociale per l’impiego: la misura dell’indennità
*Aspi, la nuova assicurazione sociale Inps a sostegno dei disoccupati