Con la fine dell’anno si è concluso l’anno finanziario dell’Istituto ponendo in evidenza la buon salute dell’INAIL con un avanzo finanziario pari a 292 milioni di euro malgrado l’andamento, non del tutto positivo, del nostro Paese.
A questo riguardo, il presidente del Civ, Franco Lotito
A nome di tutto il Consiglio voglio esprimere la grande soddisfazione per questo risultato che, realizzato nel pieno rispetto dei tempi prestabiliti, ha scongiurato il pericolo di un esercizio provvisorio che certo non avrebbe giovato sia allo svolgimento delle attività dell’Istituto che alla totalità dei lavoratori e delle aziende del Paese. Tengo a sottolineare, in particolare, che quanto raggiunto oggi è il frutto della leale, forte e autentica collaborazione tra tutti gli organi di vertice del nostro Ente, che hanno operato insieme in modo davvero sinergico e virtuoso
Con l’approvazione all’unanimità del bilancio, si conferma l’impegno assunto dal Civ di dare all’Istituto
uno strumento che permetta di governare al meglio, nell’anno che arriva, il processo di accorpamento e di unificazione dell’ex Ispesl e dell’ex Ipsema
Non solo, con l’approvazione del bilancio si è anche deciso di proseguire sulla strada dei Piani triennali relativi alla ricerca e all’innovazione tecnologica molto utili per contrastare l’amianto.
Infatti, l’INAIL, da sempre, ha creduto e crede nel valore della ricerca scientifica e tecnologica potenziando ulteriormente la quota assegnata raggiungendo quasi 150 milioni di euro con una quota, al netto delle entrate per prestazioni e del contributo statale, a esclusivo carico dell’Inail ammontare a 67,72 milioni di euro.
Il bilancio conferma anche il ruolo della prevenzione incrementando del 47% gli incentivi alle imprese; infatti, si prosegue anche nel 2013 l’operazione Isi a favore delle imprese italiane che investono sulla prevenzione.
In sostanza, il bilancio dell’INAIL testimonia la solidità dell’Istituto pur a fronte di una leggera contrazione del 2,79% delle entrate complessive l’avanzo finanziario è di 291, 67 mln (-37,09% rispetto al 2012) e la giacenza di cassa complessiva presso il conto infruttifero presso la Tesoreria arriva a toccare quota 20 miliardi di euro.
Per Lotito
La consistenza di quest’ultima cifra solleva, ancora una volta, il problema della necessaria rivalutazione di questo deposito. Malgrado il pur ragguardevole stato del bilancio complessivo, se non si opererà in tal senso, è lecito temere il pericolo di una possibile erosione della consistenza patrimoniale dell’Istituto