È stata approvata, in sede di Conferenza unificata, l’erogazione di 575 milioni alle Regioni per attività a supporto alle politiche alle persone non autosufficienti.
Infatti, la Conferenza unificata ha approvato la proposta di riparto del Fondo nazionale per le politiche sociali e del Fondo per le non autosufficienze e, in base al testo dell’accordo, si è deciso di erogare complessivamente fra le Regioni i 575 milioni di euro destinati dalla legge di stabilità per il 2013 al sociale.
Ricordiamo che il Fondo nazionale per le politiche sociali è stato istituito dalla legge 449/1997 (legge finanziaria per il 1998).
Nel Fondo sono contenute le risorse che annualmente lo Stato stanzia con la legge finanziaria per le politiche di assistenza sociale, ovvero per il contrasto della povertà, per la promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dei diritti soggettivi (assegno al nucleo familiare con tre figli minori, per la maternità, agevolazioni disabili e lavoratori talassemici) e per la tutela della condizione degli anziani.
Non solo, è anche bene ricordare che con il decreto interministeriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e del Ministero dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza unificata (Stato, regioni, città e autonomie locali), avviene il riparto annuale degli stanziamenti per le politiche sociali a favore di INPS, regioni, province autonome, comuni e Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Il Ministero ricorda, poi, che in via prioritaria, e in ogni caso per non meno del 30% del suo ammontare, il Fondo per le non autosufficienze dovrà essere destinato a favorire la permanenza a domicilio delle persone con disabilità gravissime, ivi compresi i malati di Sla.
A questo proposito, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) segue da anni il tema dell’integrazione tra il settore sociale e sanitario e lo sviluppo sul territorio dei diversi servizi sociosanitari.
Le risorse finanziarie consentono di fornire le risposte alle diverse esigenze.