Secondo la CGIL, la maggiore centrale sindacale italiana, il Rapporto di febbraio dell’Osservatorio Cig della CGIL Nazionale pongono in evidenza la situazione allarmante a cui bisogno dare rimedio: il lavoro è la priorità del tema politico italiano.
Infatti, per la CGIL sono 490 mila i lavoratori in cassa integrazione a zero ore per un taglio del reddito di circa 650 milioni di euro, pari a circa 1.300 euro per ogni singolo lavoratore.
Non solo, secondo le indicazioni sindacali, a partire dal mese di gennaio 2009 e fino a oggi, le ore di cassa integrazione autorizzate siano state stabilmente intorno alle 80 milioni di ore per mese tanto che il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada
Prosegue senza sosta il deperimento del tessuto produttivo e il progressivo processo di deindustrializzazione del paese. Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori si trovano in una condizione di grandissima sofferenza, acuita dalle complicazioni e dai mancati pagamenti della cassa integrazione in deroga che vanno assolutamente risolti e superati
Sul tema dell’occupazione e dei lavoratori in cassa integrazione, il sindacato osserva che
A febbraio, considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (4 settimane), sono coinvolti 977.150 lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 9 settimane lavorative, si determina un’assenza completa dall’attività produttiva per 488.575 lavoratori, di cui 230 mila in cigs e 69 mila in cigd. Continua così a calare il reddito per migliaia di cassintegrati: dai calcoli dell’Osservatorio cig, si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 644.400.000 euro, pari a 1.319 euro per ogni singolo lavoratore
Il settore più colpito dalla crisi è il meccanico; infatti, la meccanica è il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione visto che sul totale delle ore registrate nel periodo gennaio-febbraio, la meccanica pesa per 62.954.425, coinvolgendo 183.007 lavoratori.
Subito dopo il settore del commercio con 16.655.039 ore di cassa integrazione autorizzate per 48.416 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 16.283.010 ore con 47.334 persone.