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La politica torna ‘cosa pubblica’: i cittadini chiamati a riformare la costituzione, prima on line e poi in piazza

 Degna di nota è l’iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in vista delle prossime modifiche al Testo Costituzionale. Il Governo, al fine di migliorare e incrementare la partecipazione attiva della cittadinanza alla propria agenda, sceglie di chiedere un parere agli italiani su quello che è considerato un patrimonio di tutti: la Costituzione stessa, soggetta da qui a breve a sostanziali cambiamenti.

Per coinvolgere e organizzare l’opinione pubblica è attivo il sito www.partecipa.gov.it. Entro il prossimo martedì 8 ottobre, il popolo potrà collegarsi a questo portale e rispondere ad alcuni temi di ordine pubblico quali ad esempio gli strumenti della Democrazia, le forme di Parlamento e di Governo, o ancora l’Autonomia Territoriale.

Risposte canalizzate in due questionari proposti dal Governo: il primo questionario consta di otto risposte brevi, mentre il secondo è dedicato all’approfondimento e si compone di venti quesiti ai quali si può rispondere in base alle proprie conoscenze delle materie trattate.

Cosa fare se il sito non funziona?

Niente paura. Linea Amica, call center della pubblica amministrazione, offre assistenza ai cittadini in merito alle questioni tecniche connesse al sito www.partecipa.gov.it e darà chiarimenti su quelli che sono gli obiettivi della consultazione.

Nel frattempo, Formez PA avrà il compito di coordinare una grande azione di comunicazione attraverso le pubbliche amministrazioni. Tutto ciò accadrà tramite un sistema di messaggistica, un pacchetto grafico ad hoc e distribuzione di materiali, per una capillare diffusione dell’iniziativa su tutto il territorio nazionale.

Dove finiscono i pareri degli italiani?

Successivamente, i pareri saranno raccolti e visionati da un comitato scientifico presieduto dall’ex Ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, affiancato dall’Istat.

Terminata questa prima fase telematica, si procederà con l’organizzazione di un nutrito numero di dibattiti da tenere presso gli Istituti Pubblici. Scuole, Università e Fondazioni, saranno gli spazi deputati alle discussioni tra coloro che intendono migliorare la Costituzione (nonché la vita politica del Paese, spesso mancante di una spinta partecipata dal basso).

Come restare aggiornati sull’iniziativa?

Ecco un elenco di canali social attivati, da consultare 24 ore su 24 per conoscere tutte le novità di quest’interessante proposta di Governo.

www.facebook.com/Partecipagov

www.twitter.com/partecipagov

www.youtube.com/partecipagov

www.partecipa.gov.it

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