Per chi ha intenzione, ora o in futuro, di trasferirsi a vivere e a lavorare in Svizzera, è sicuramente utile avere qualche informazione sul sistema fiscale elvetico, in modo tale da conoscere quali saranno le imposte e le tasse che si sarà soggetti a pagare una volta sul posto. Informazioni di questo genere possono inoltre risultare anche di grande importanza per coloro che aspirano ad intraprendere in Svizzera una attività di business o di lavoro autonomo.
> Lavorare nella Svizzera italiana
Come è forse noto, il sistema fiscale svizzero è, sia per le imprese, sia per le persone fisiche, tra i più vantaggiosi d’Europa. La pressione fiscale, infatti, viene mantenuta a livelli molto bassi dalle autorità elvetiche che gestiscono le entrate, come il governo centrale, i cantoni e i comuni, in modo tale che il peso sulle spalle dei contribuenti non finisce mai per essere superiore al 15 – 25 per cento per le imprese e addirittura al 5 – 20 per cento per le persone fisiche.
> Lavorare in Svizzera – Cosa cambia per i frontalieri dopo il referendum
Basterebbero quindi questi dati a far capire perché la Svizzera fino ad oggi è stata una delle nazioni preferite da molti emigranti per intraprendere una nuova attività lavorativa. Altro dato positivo è che in Svizzera le imposte vengono pagate in un unico ufficio, anche se ad occuparsene sono comuni e cantoni. I cittadini, però, hanno una buona parte di voce in capitolo nella decisione e discussione delle imposte, perché sono coinvolti nel processo di definizione delle leggi fiscali.
Le persone fisiche in Svizzera pagano le tasse in maniera proporzionale e progressiva al proprio reddito, ma le aliquote massime sono applicate solo ai redditi molto alti. Inoltre sono previsti ulteriori deduzioni cantonali e comunali e regimi agevolati anche per coloro che lavorano in Svizzera in maniera solo temporanea, fattore che aumenta la convenienza di tale opportunità. In questo modo il sistema fiscale elvetico è un sistema che non risulta mai depressivo nei confronti dell’economia.
Per quanto riguarda il mondo delle aziende, invece, esiste un’aliquota unica a livello federale e diversa da cantone a cantone, che varia inoltre in base al capitale e all’utile societario. Le società, inoltre, pagano le tasse sugli utili al netto delle altre imposte, e questo diminuisce ulteriormente l’aliquota dovuta. Alcuni tipi di attività, inoltre, godono di particolari esenzioni temporanee. A godere di queste possibilità sono soprattutto le attività commerciali che svolgono la maggior parte dei loro affari all’estero.
Ma in Svizzera non sono solo le imposte sulle persone fisiche e quelle dirette sulle aziende ad avere delle aliquote molto basse. Anche l’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, ha in questa nazione una aliquota fra le più basse d’Europa, che si aggira intorno all’8 per cento. Sui beni di consumo, inoltre, questa imposta è ridotta al 3 per cento e in alcuni casi, come in quello delle cure mediche e dell’istruzione si azzera totalmente. Per fare un esempio in Svizzera sono deducibili i premi per il leasing dei veicoli.
Il Canton Ticino è una delle zone con la pressione fiscale minore. Ma l’intera Svizzera è a buon diritto considerata anche un piccolo paradiso fiscale perché le tasse che si pagano su redditi – dividendi – che derivano da patrimoni e azioni sono molto ridotte. Completano il quadro semplicità e trasparenza del sistema.