Uno dei rami che si può scegliere per lavorare all’interno delle forze dell’ordine è quello della Polizia Penitenziaria. Scopo di questo corpo è quello di mantenere l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari. Numerosi sono infatti i compiti che un agente della Polizia Penitenziaria deve svolgere: tra questi vi è ad esempio quello di assicurare e mettere in pratica i provvedimenti restrittivi relativi alla libertà personale o di provvedere al reinserimento lavorativo e sociale delle persone recluse.
Per tutti coloro che amano la vita sotto le armi e l’indossare una divisa svolgere questo lavoro può essere una scelta interessante. Ma come si fa ad entrare a far parte del corpo della Polizia Penitenziaria? Quali sono gli step da compiere e i percorsi di formazione da seguire?
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Di norma la carriera militare per molte persone inizia subito dopo aver concluso la scuola superiore e ancora oggi, a diversi anni dalla sospensione del servizio di leva obbligatorio, la vita sotto le armi può offrire interessanti opportunità di crescita.
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Come in tutti i lavori del settore pubblico, però, anche per diventare agenti della Polizia Penitenziaria è necessario superare prima di tutto un concorso di ammissione. Vediamo quale è l’iter da seguire.
Come diventare agente della Polizia Penitenziaria
Per poter svolgere questo lavoro è necessario essere già stati a contatto con il mondo delle forze dell’ordine. E’ infatti richiesto l’aver servito per almeno un anno o quattro anni come volontari in ferma prefissata – cioè essere stati dei VFP1 o dei VFP4. Tutti gli aspiranti dovranno inoltre avere almeno 6 mesi di servizio per poter partecipare alle selezioni. Si può partecipare solo una volta l’anno.
Oltre a questi requisiti gli aspiranti agenti penitenziari devono anche possedere le seguenti caratteristiche:
- avere tutti i diritti politici e civili
- avere un’età compresa tra i 18 e i 28 anni
- essere idonei dal punto di vista fisico e psichico
- essere in possesso del diploma di istruzione secondaria di primo grado
- avere tutte i principi morali stabiliti da alcuni articoli del Decreto Legislativo corrispondente.
Come è possibile immaginare non è invece possibile candidarsi per questo ruolo se si è stati espulsi dalle forze armate oppure si sono riportate condanne penali, o ancora si è svolta la ferma breve.
Una volta pubblicato il bando, gli aspiranti devono compilare il bando utilizzando il relativo modello che viene in genere pubblicato sul sito ufficiale della Polizia Penitenziaria. Per la sua compilazione sono necessari una serie di documenti, come ad esempio la documentazione che viene rilasciata dall’ente o dal reparto di appartenenza in cui si è prestato servizio. La domanda deve in genere essere inoltrata entro 30 giorni dalla pubblicazione del concorso.
La selezione prevede il superamento di una prova scritta, delle visite mediche e delle prove attitudinali. Per la prova scritta sono previste delle domande a risposta multipla, di argomento generale, in cui si deve ottenere un minimo di punteggio. Per la visita medica sono previsti anche dei requisiti minimi, come ad esempio essere alti almeno 1.65 metri per i maschi e 1.61 per le femmine, avere un senso cromatico e un campo visivo normale e luminoso, avere una buona dentatura.