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Lavorare in India – Documenti e permessi di lavoro

Uno dei luoghi del mondo più affascinanti che ancora oggi è possibile trovare sulla terra è l’India, depositaria di un’antica cultura, molto diversa da quella occidentale e eminentemente votata alla spiritualità e al rispetto della natura. Numerose sono le persone che ogni anno decidono di trasferirsi in India. La maggior parte di queste lo fanno solo per brevi periodi ma c’è anche chi, innamorato di questo paese alla fine decide di rimanere.

Numerosi sono i viaggiatori occidentali che apprezzano le bellezze dell’India e che sentono il desiderio di cominciare una vita diversa da quella orientata alla cultura materiale che fa parte del loro passato.

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Se volete sapere come intraprendere una nuova vita lavorativa in India e quali permessi sono necessari a coloro che vogliono lavorarvi, allora in questa piccola guida abbiamo raccolto tutti i suggerimenti, tutti i consigli e le informazioni necessarie a coloro che vogliono lavorare in questa terra e cercano notizie su documenti e permessi di lavoro.

> Lavorare in India

Lavorare in India – Documenti e permessi di lavoro

La prima cosa da sapere per lavorare in India, è che non è molto semplice ottenere il visto di lavoro. Quest’ultimo si chiama employment visa ed è un certificato rilasciato solo ad alcune categorie di lavoratori a reddito abbastanza alto. Bisogna infatti guadagnare più di 100 mila rupie al mese – cioè circa 1500 euro – per un totale di circa 25 mila dollari l’anno per avere la possibilità di ottenere tale visto.

Data la presenza di grande manodopera a buon mercato, si favoriscono i lavoratori del posto e non si permette l’entrata di concorrenza nel settore. Diversa invece la questione se fate parte di alcune categorie particolari di persone come gli insegnanti di lingua non inglese, i cuochi etnici, gli allenatori sportivi, gli artisti assunti da hotel, i tecnici e gli ingegneri che si trovano in India per la manutenzione di impianti, i traduttori e gli appartenenti allo staff diplomatico, a cui il visto di lavoro viene concesso più facilmente.

Per ottenere un permesso di lavoro per l’India è necessario ricevere una sorta di invito da parte di una azienda indiana, come l’employment letter, che viene inviata al Consolato italiano quando un datore di lavoro richiede un lavoratore straniero e avvia le pratiche per il contratto di lavoro. In ogni caso anche in seguito a questo invito il visto di lavoro non può durare più di 5 anni, anche in relazione al contratto.

Per poter essere selezionati è necessario essere in possesso di determinate qualifiche e essere specializzati. L’USCIS determinerà se il vostro lavoro costituisce un’occupazione specifica e se siete qualificati per eseguire i servizi richiesti. In seguito il datore di lavoro dovrà presentare una sorta di richiesta di assunzione al Dipartimento del lavoro per accertare la vostra candidabilità e le condizioni del contratto di lavoro.

I cittadini stranieri possono essere accolti in India anche con permessi di lavoro temporanei ottenendo il visto per non immigranti H-2A. Ricadono in questa tipologia i lavori stagionali o agricoli, come anche i servizi di natura temporanea, che vengono richiesti con il modulo I-129.

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