Sia la Francia che la Germania sono giunte ad un accordo in merito alla violazione della tregua che era stata annunciata con la risoluzione portata avanti dall’Onu. In poche parole, ne è nato un forte e deciso appello verso la Russia. Macron e la Merkel vogliono che Putin sfrutti tutto il suo bagaglio diplomatico per convincere la Siria al cessate il fuoco e a rispettare la tregua imposta dall’Onu.
Insomma, Francia e Germania la pensano allo stesso modo: è la Russia, in qualità di alleato della Siria, che deve fare il primo passo per fare in modo che la risoluzione venga applicata il prima possibile e che possano cominciare a mettersi in moto tutte le varie catene di soccorsi umanitari nella zona della Ghouta orientale.
La tregua umanitaria è stata approvata solamente ieri da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, dopo diversi giorni di tentennamenti proprio da parte della Russia. L’invito a Mosca a collaborare è arrivato dopo uno scambio di telefonate tra la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin.
La situazione è quanto mai drammatica e sta prendendo una svolta ancora più rischiosa. Gli aiuti umanitari serve che arrivino in tempo o il bilancio di vittime e ferite (che è arrivato a toccare e superare quota 500 solamente negli ultimi sette giorni) continuerà ad aumentare e ad assumere proporzioni disastrose. È proprio la Russia quella che ha le carte in regola, secondo Macron e la Merkel, per poter fare pressione sulla Siria. Putin deve fare leva sul suo rapporto di alleato per convincere il regimo siriano a rispettare la tregua, evitando i bombardamenti aerei e i vari combattimenti a terra.
Una situazione particolarmente complicata, mentre in Germania ritorna alla ribalta il discorso legato all’immigrazione, tema caro all’On. Fabrizio Bertot, con la decisione di una mensa di Essen di accogliere solamente chi abbia un documento tedesco.