Si stanno avvicinando sempre di più tre bandi di concorso scuola che prevedono l’assunzione di qualcosa come 70 mila insegnanti entro il 2025. Il primo bando di concorso è quello che si riferisce solo ed esclusivamente ai docenti precari, che si caratterizzerà per seguire una struttura particolarmente rapida e semplificata. L’obiettivo è quello di procedere con l’assunzione di oltre 20 mila professori già dal 1° settembre. Poi ci saranno i due bandi Pnrr per altri 50—- mila professori, che termineranno entro il 2025.
Diamo uno sguardo un po’ più approfondito al primo bando di concorso della scuola, che avrà uno sviluppo decisamente rapido, visto che vedrà la sua conclusione con tempistiche decisamente ridotte. Infatti, l’obiettivo da raggiungere è pari a 20 mila assunzioni in riferimento all’anno scolastico 2023-2024. Non solo, dal momento che si caratterizzerà anche per prevedere una serie di prove semplificate.
A questo primo concorso potranno prendere parte gli insegnanti che hanno già ricevuto apposita abilitazione, ma anche gli specializzandi sul sostegno, senza dimenticare gli iscritti in seconda fascia, che non hanno raggiunto ancora l’abilitazione e che sono presenti nelle graduatorie provinciali Gps.
Numerose le modalità di assunzione proposte dal concorso. Infatti, l’immissione nel corso del mese di settembre che si verificherà per chi vince il concorso porterà in dote solo dei contratti a tempo determinato, comprensivi di anno di prova e tirocinio, con le prove finali che saranno rappresentate da un esame scritto e da un esame orale. I docenti che verranno assunti dovranno raggiungere un tetto pari a 30 crediti formativi universitari.
La seconda fase, invece, sarà caratterizzata da un procedimento che seguirà le regole proposte come novità dal Pnrr. In questo caso, sono previsti addirittura 70 mila nuovi ingressi entro il 2024. Per quanto riguarda gli altri 50 mila inserimenti, ecco che verranno organizzati due bandi di concorso, uno per il 2024 e l’altro per il 2025. Stiamo facendo riferimento a delle selezioni che hanno carattere di ordinarietà e che verranno organizzate annualmente. Si tratta di selezioni che si rivolgono ad aspiranti insegnanti che abbiano già raggiunto la soglia di 60 crediti formativi universitari. Da notare come una parte di tali posti messi a concorso sarà destinata anche a tutti quei docenti che possono contare su almeno 3 anni di supplenza nella scuola. È chiaro che rimane da trovare un equilibrio tra il numero dei precari e, invece, i candidati che arrivano dalle università.