I dati dell’occupazione a settembre 2023 confermano la tendenza positiva che si registra in Italia da inizio anno. Dopo un periodo storico molto complicato e travagliato, dunque, occorre concentrarsi finalmente su un trend almeno sulla carta positivo, fermo restando che saranno estremamente importanti i prossimi mesi per comprendere se si tratti di un fuoco di paglia, oppure di una fase effettivamente favorevole per il mondo del lavoro nel nostro Paese.
Cosa ci dicono i dati dell’occupazione a settembre 2023 qui in Italia
Proviamo, dunque, a scendere in dettagli sui dati dell’occupazione a settembre 2023. Secondo i dati diffusi dall’Istat, a settembre 2023 il numero di occupati è pari a 23,2 milioni, in aumento di 129mila unità (+0,6%) rispetto al trimestre precedente. Questo dato è il massimo storico dal 2008. La crescita dell’occupazione è trainata dal settore privato, che registra un aumento di 130mila unità , mentre il settore pubblico registra un calo di 25mila unità .
Il tasso di occupazione, che misura la quota di popolazione in età lavorativa che ha un’occupazione, sale al 61%, un livello mai raggiunto prima in Italia. Il tasso di disoccupazione, che misura la quota di popolazione in età lavorativa che è disoccupata, scende al 7,6%, il livello più basso dal 2008. I dati di settembre confermano la ripresa del mercato del lavoro italiano, che ha beneficiato della crescita economica e delle misure di sostegno messe in campo dal governo.
In particolare, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede una serie di interventi per favorire l’occupazione, tra cui la formazione e l’inclusione lavorativa, la promozione dell’imprenditoria giovanile e la digitalizzazione delle imprese. Tuttavia, i dati di settembre evidenziano anche alcune criticità .
In particolare, la crescita dell’occupazione è concentrata nei settori a bassa produttività e bassa retribuzione, mentre i settori ad alta produttività e alta retribuzione continuano a registrare difficoltà di assunzioni. Inoltre, il tasso di disoccupazione giovanile rimane elevato, attestandosi al 27,8%. Per superare queste criticità , è necessario proseguire con le politiche di sostegno all’occupazione, combinandole con interventi di riforma del mercato del lavoro.
In particolare, è necessario promuovere la formazione e l’inclusione lavorativa, migliorare la mobilità tra i diversi settori e le diverse aree del Paese, e rendere il mercato del lavoro più flessibile e competitivo. Dunque, occorre grande prudenza quando si prendono in esame i dati dell’occupazione a settembre 2023, ma allo stato attuale c’è quantomeno una base ed un motivo per iniziare a guardare al futuro con maggiore ottimismo rispetto a quanto avvenuto nel corso degli ultimi anni.