In base alla legge 150/2009 il trattamento economico e normativo della materia è di esclusiva competenza del Ministro della Funzione Pubblica. Dal 1° gennaio 2010 entreranno in vigore le nuove fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici in malattia.
Le nuove fasce di reperibilità per il dipendente pubblico malato saranno pari a 7 ore complessive e dovranno coprire le fasce orarie dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 di tutti i giorni della settimana compreso i festivi.
Secondo il decreto le stesse non riguarderanno i malati oncologici o comunque con patologie gravi che richiedono terapie salva vita , nonché i malati per causa di servizio.
Per il prossimo anno dovrebbe entrare in vigore il nuovo sistema di invio dei certificati medici per via telematica.
Inoltre è ribadito l’obbligo di certificazione rilasciata da una struttura sanitaria pubblica o da un dottore convenzionato per malattie di durata superiore a 10 giorni.
È opportuno ricordare che il dipendente pubblico malato subisce una decurtazione sulla parte accessoria del suo stipendio da 6 a 13 euro al giorno a seconda del comparto di appartenenza.
Secondo la legge i dirigenti pubblici dovranno vigilare sulla regolarità dei certificati medici e i responsabili ritenuti troppo “permissivi” saranno punti con la decurtazione o la mancata attribuzione della retribuzione di risultato, fino alla sospensione dall’incarico, con privazione della retribuzione.
In caso di falsa attestazione, lo ricordiamo, la pubblica amministrazione potrà applicare delle sanzioni al medico compiacente: dalla radiazione all’Ordine professionale alla decadenza della convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale oltre, per i casi più gravi, da sanzioni penali.
Il nuovo decreto del Ministro Brunetta trova la sua motivazione nel nuovo trend in rialzo delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici. Infatti, le variazioni positive da agosto a novembre si sono verificate in un periodo nel quale sono state ripristinate le originarie fasce orarie di reperibilità (decreto legge n. 78/2009, poi convertito nella Legge n. 102/2009), meno stringenti di quelle applicate fino a giugno 2009.
Questo passo si indirizza verso quel percorso che è più volte chiamato riforma Brunetta.
E’ vergognoso, è la prima settimana di malattia dopo almeno10 anni di lavoro e mi ritrovo con lo stipendio decurtato. E’ solamente vergognoso anche perchè è un trattamento diverso dagli altri lavoratori.
Brunetta farebbe bene a riflettere …