Vita da freelance: come organizzare la giornata

Sempre prendendo spunto dall’inserito contenuto all’interno di Donna Moderna vediamo come chi lavora da freelance dovrebbe organizzare la giornata.

1) Anzitutto è fondamentale stilare una sorta di planning dettagliato: infatti senza orari da rispettare si corre il rischio di perdersi in cose inutili. Come rispettare le scadenze? Scrivendo su un foglio tutto quello che va fatto entro la fine dell’orario e spuntare le varie voci mano a mano che vengono concluse
2) Programmare i momenti di recupero: fare in modo quindi che il lavoro non vada ad invadere ogni attimo della giornata. Igor Graziato, psicologo del lavoro a Torino a questo proposito dice

come si programmano le ore di lavoro, si devono prevedere anche quelle destinate allo svago e alla famiglia che vanno rispettate al pari delle prime

3) Assecondare i ritmi: come sappiamo, sebbene appena sveglie la mente si fresca e riposata non è detto che si riesc a dare il meglio proprio in questa parte della giornata

4) Rispettare i riti: i piccoli riti quotidiani come ad esempio leggere il giornale rendono poi la giornata più fruttuosa. Quindi non si tratta di una perdita di tempo
5) Evitare le tentazioni: lavorare da casa vuol dire diventare il capo di se stessi e riuscire ad autoimporsi delle regole per non perdere la concentrazione (insomma la pagina dei vari social network non dovrebbe essere sempre aperta e il cellulare privato dovrebbe restare sempre spento)
6) Sgombrare la mente. Enrico Parpaglione, psicologo del lavoro a Torino spiega

chi non si concentra non fa altro che pensare a qualcosa di diverso rispetto a ciò che sta facendo. Quasi sempre riflette su un avvenimento passato o su uno futuro con il risultato di non essere mai centrato sul presente. La soluzione a portata di mano è provare ad ascoltare il proprio respiro: un paio di minuti ad occhi chiusi, per rientrare in contatto con il corpo e ritornare con la mente al momento che si sta vivendo

7) Essere elastici: il vantaggio della home-working è proprio quello dell’elasticità
8 ) Coltivare le pubbliche relazioni. Come suggerisce Paola Cenni, psicologa del lavoro