Prima del Natale un folta delegazione del Sindacato della Cgil ha incontrato Renato Brunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione, in merito al rinnovo dei contratti di lavoro nel pubblico impiego. Al riguardo, la Finanziaria 2010 non aiuta visto che, come sottolineato dal Segretario Generale, Guglielmo Epifani, del rinnovo dei contratti se ne parla ma a conti fatti manca la cosa più importante, ovverosia i soldi. Il Sindacato da un lato sottolinea come in una fase congiunturale difficile come quella attuale ci siano tanti precari da sistemare, ma come nello stesso tempo per i rinnovi contrattuali il Governo stia solo programmando un calendario di adempimenti senza mettere le risorse, ragion per cui la strada appare tutta in salita. Di conseguenza, il Segretario Epifani non vede come la situazione al riguardo si possa sloccare visto che manca proprio da parte del Governo al riguardo un impegno fondamentale, rappresentato dall’atto finalizzato a disporre lo stanziamento per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego.
Eppure, la Cgil con una nota sottolinea come nel settore pubblico la situazione, proprio per quanto riguarda il precariato, sia drammatica, ragion per cui si rende necessaria l’attuazione di un piano a carattere straordinario che punti sulle proroghe e sulle stabilizzazioni. Ma l’anno prossimo non sarà solo quello del rinnovo del contratto di lavoro del pubblico impiego, ma dovrà essere anche quello per cui debba essere garantita una minore pressione fiscale sul lavoro dipendente.
Praticamente all’unisono, i Sindacati infatti hanno più volte chiesto apertamente di fare in modo che a pagare il prezzo della crisi non siano i “soliti noti“, ovverosia i lavoratori dipendenti ed i pensionati. E non a caso, Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, interpellato dall’Agenzia di stampa Adnkronos, è tornato a ribadire la necessità di istituire un patto che garantisca la riduzione delle tasse a tutti, dai lavoratori ai pensionati e passando anche per le imprese. Per giungere a questo obiettivo, riprendendo le dichiarazioni, apprezzate, del Presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, serve una una nuova “stagione” all’insegna del dialogo tra il Governo, l’opposizione e le parti sociali.
per sbloccare la situazione ci vuole un impegno del governo