A Milano c’è un piccolo “esercito” di 60 mila persone che, vuoi per scelta, vuoi perché il mondo del lavoro al momento non offre molto altro sul territorio, è impegnato nelle piccole collaborazioni; trattasi in prevalenza di giovani, ma nel complesso a Milano il lavoro autonomo presenta una “densità” che non ha eguali sul territorio italiano. Quella di Milano, tra l’altro, è un’economia che sta diventando sempre più multi etnica; in base alle rilevazioni effettuate dalla Camera di Commercio di Milano, infatti, emerge come sia in costante e progressiva crescita il numero di ditte con titolare non milanese, con in testa gli egiziani, al punto che si stima che nel 2045 la ditte degli stranieri metteranno a segno il sorpasso sugli italiani. I dati emersi dall’elaborazione della Camera di Commercio tracciano un quadro 2009 per Milano che è stato caratterizzato da luci ma anche da molte ombre, a partire dal fronte occupazionale, visto che trovare lavoro è risultato essere sempre più difficile.
Basti pensare che quasi un posto di lavoro su due risulta essere a termine, mentre solamente un laureato su cinque lavora con un contratto che gli garantisce il posto fisso. Non sorprende di conseguenza il fatto che a Milano i giovani aprono ben nove imprese al giorno, e molto spesso in settori dell’economia che, pur essendo di nicchia, nonostante la crisi si presentano come veri e propri “casi di successo” nei comparti legati alla cultura e all’assistenza sociale.
Le aziende di Milano e Provincia, per il futuro, scommettono molto sull’Expo per incrementare gli incassi anche se, nel contempo, la situazione di Malpensa è tale che, in assenza di una “ripresa” dello scalo, secondo la Camera di Commercio di Milano, rischia di far scivolare la Città al 36-esimo posto in Europa in fatto di collegamenti. In ogni caso, la vocazione imprenditoriale nel milanese, crisi o non crisi, rimane decisamente elevata, al punto che in molti casi un titolare d’impresa, se costretto a chiudere, non si scoraggia e punta in tempi brevi ad avviare un’altra azienda.
Forse sono troppo puntiglioso, ma che senso ha tirare fuori una stima riferita al 2045: