Se pensate che l’occupazione ideale per una donna in Italia sia quello della velina, vi sbagliate di grosso. L’ambizione e la voglia di emergere è ben radicata nel nostro Paese tra le donne, le quali si trovano molto spesso, per non dire sempre, a lottare tra il divario con gli uomini in termini di ruoli e responsabilità coperte, ma anche in funzione della paga percepita. Il sogno proibito, la carriera ideale per una donna, in quasi sette casi su dieci, è quello della carriera forense; questo, in particolare, è quanto emerge da un Rapporto a cura di BocconiTrovato&Partners effettuato prendendo a riferimento un campione di oltre seicento donne di età compresa tra i diciotto ed i 55 anni. E se le donne puntano, come sogno proibito, anche sulla politica e sul giornalismo, nello stesso tempo mostrano insoddisfazione fatta sia di assenza di stimoli, sia di meritocrazia nell’ambiente lavorativo specie se si effettua il confronto con i colleghi uomini.
Ne consegue che, in base alle risultanze del Rapporto BocconiTrovato&Partners, in accordo con quanto riporta il Portale Libero News, ben sei donne su dieci che lavorano cambierebbero volentieri professione per fare l’avvocato, il politico o la giornalista, con l’obiettivo anche di abbandonare i ritmi stressanti della loro attuale occupazione. Il Rapporto BocconiTrovato&Partners, oltre a far cadere il mito della “velina”, rende giustizia alle donne anche in materia di scelte lavorative dettate dall’ambizione; le donne non vogliono essere tutte “casa, lavoro e famiglia” con un posto fisso, senza pensieri e senza troppe responsabilità.
Il 53% del campione interpellato, infatti, punta decisamente sulla carriera da professionista, e ciò nonostante le difficoltà, i rischi di non sfondare e le responsabilità siano maggiori. D’altronde, in base a quanto emerso da una ricerca effettuata dalla Cofimp, nel periodo dal 2001 al 2009, su un campione di 1.200 persone, di cui 540 donne e 660 uomini, la donna è sempre più “fredda” e “calcolatrice”, al pari dell’uomo. Il che conferma come le donne sempre di più puntino a coltivare le proprie ambizioni, con la massima determinazione, pur sapendo che spesso ci sono da superare divari, discriminazioni e posizioni medievali tipiche di una società maschilista.