In Toscana l’Amministrazione, a favore dell’occupazione femminile, promuove una misura di part-time volontario, sulla base di accordi sindacali, ed a tempo indeterminato, che permette all’impresa di ottenere degli incentivi a fronte di incrementi occupazionali. A ricordarlo è stato l’Assessore regionale Simoncini, il quale ha sottolineato come la Regione Toscana riuscirà a tirarsi fuori dalla fase di crisi solo se ci saranno più donne al lavoro. Questo perché è stato proprio il lavoro femminile quello più penalizzato a seguito della crisi economica, ragion per cui l’Amministrazione regionale ha provveduto a potenziare le misure a favore delle donne ed in particolare a favore di quelle lavoratrici in condizioni di svantaggio. Ad esempio, a favore delle donne lavoratrici immigrate, che nella Regione sono da un lato sempre più presenti, e dall’altro sempre più in difficoltà nell’inserimento nel mercato del lavoro, c’è un progetto pilota finalizzato al riconoscimento delle competenze nei casi di mancato riconoscimento dei titoli di studio.
Oppure ancora, a favore delle donne che hanno bisogno di conciliare il lavoro con la cura della famiglia, l’Amministrazione regionale promuove iniziative che permettano di incentivare le imprese a adottare nuovi modelli organizzativi del lavoro. Ed ancora, per le donne sopra i 30 anni la Regione Toscana ha provveduto ad incrementare gli incentivi all’assunzione, a tempo pieno oppure a tempo parziale, portandoli a 3.000 euro per il tempo parziale, ed a 6.000 euro, a favore dell’impresa che assume, in caso di assunzione con la formula contrattuale del tempo indeterminato.
Ma ci sono misure anche per le lavoratrici over 45 in situazione di svantaggio, le quali in particolare possono far leva su una nuova misura, la cosiddetta “indennità di formazione” che permette di sfruttare dei contributi per accrescere le proprie competenze e quindi le probabilità di trovare un nuovo lavoro quando la donna ha un’età sopra i 45 anni, e/o è madre, disabile, o in mobilità .