Il Ministero del Lavoro, per mezzo della Direzione Generale della Tutela delle Condizioni di Lavoro, ha emanato la circolare n. 44 del 22 dicembre 2010, con la quale fornisce alcuni chiarimenti in merito alle problematiche di sicurezza delle macchine agricole semoventi.
La Direzione rileva che le attrezzature utilizzate per l’uso delle macchine agricole semoventi, in modo particolari quelle di costruzioni non recenti, sono spesso prive delle appropriate misure di protezione tanto che l’incidenza degli infortuni risulta sensibilmente aumentata.
Al fine di offrire tutte le necessarie tutele, il Ministero ricorda l’obbligo dell’adozione delle misure di protezione: dai dispositivi di protezione in caso di capovolgimento alle cinture di sicurezza.
Le misure sono rivolte, in modo particolare, ai fabbricanti nel momento in cui immettono sul mercato gli esemplari di nuova produzione.
Non solo, il Ministero ricorda agli utilizzatori l’adozione di meccanismi tali da adeguare quelli già in servizio.
Allo scopo di facilitare il raggiungimento dell’obiettivo il Ministero ricorda che l’ISPESL ha fornito già in passato una serie di raccomandazioni e linee guida che possono essere prese come riferimento per ogni azione di adeguamento.
Così, la Direzione Generale consiglia di consultate la linea guida l’Installazione dei sistemi di ritenzione del conducente in merito all’installazione delle cinture di sicurezza consultabile all’indirizzo web dell’Istituto.
Al contrario, per l’installazione dei dispositivi di protezione in caso di capovolgimento, limitatamente alle motoagricole con caratteristiche costruttive riconducibili a quelle dei trattori agricoli o forestali, è possibile consultare la linea guida l’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali, sempre consultabile all’indirizzo istituzionale dell’ISPESL.
La circolare del Ministero ricorda che l’Inail sta predisponendo un apposito gruppo di lavoro incaricato di elaborare un documento tecnico per agevolare gli utilizzatori in questo delicato compito, anche per via delle difficoltà, non di poco conto, di adeguare le misure di protezione per le restanti tipologie di motoagricole già in servizio e di costruzione non recente.