Grazie ad una dotazione finanziaria pari, per quest’anno, a 3,55 milioni di euro, nella Regione Emilia-Romagna per il terzo anno consecutivo ci sono i bonus, sotto forma di voucher, per l’abbattimento dei costi per la retta dell’asilo nido a favore di quelle famiglie dove ci sono i genitori che lavorano. A fronte di un Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee), non superiore al livello dei 35 mila euro, possono richiedere il voucher le famiglie con genitori che lavorano a fronte di un massimale concedibile, per abbattere le spese della retta per l’asilo nido, pari a 250 euro mensili. La misura, quindi, mira a favorire sul territorio dell’Emilia-Romagna la conciliazione tra i tempi di lavoro e quelli da dedicare alla famiglia; in base ai fondi stanziati, grazie al Fondo Sociale Europeo, i voucher, che saranno erogati dai Comuni di residenza, potranno soddisfare in base alle stime dell’Amministrazione regionale le richieste di 1.400 famiglie circa.
Il bonus asilo nido, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Emilia-Romagna, può essere utilizzato presso strutture che, garantendo un’apertura pari ad almeno 190 giorni all’anno, offrono i pasti ed una frequenza oraria minima pari ad almeno sei ore al giorno. Le famiglie, in ragione dei posti disponibili, possono optare per mandare i figli nei nidi, presso i piccoli gruppi educativi, nei micronidi, ma anche presso le educatrici domiciliari, nidi aziendali, nidi part-time e sezioni primavera.
Come sopra accennato, il voucher è erogabile solo a patto che entrambi i genitori (o il genitore in caso di famiglia mono genitoriale) abbiano un’occupazione a tempo indeterminato, autonoma o di tipo parasubordinato; il bonus asilo nido potrà essere erogato mensilmente solo se mese dopo mese i genitori manterranno lo status occupazionale. I Bandi pubblici saranno ora emanati dai Comuni emiliano-romagnoli che, tra l’altro, si occuperanno altresì di pubblicizzare l’iniziativa sul territorio.