In arrivo un nuovo polo industriale di tipo multi-produttivo con il plauso delle organizzazioni sindacali, ad eccezione della CGIL che ha espresso riserva sull’argomento. Nasce così una nuova realtà economica che prevede una graduale riconversione e trasformazione di un’area che ha lavorato da sempre con la Fiat.
In effetti, la Fiat abbandonerà il suo sito produttivo per la fine dell’anno e farà posto ad un centro diversificato: dalla produzione ai servizi arrivando a coinvolgere cinema, attrezzature sanitarie e serre fotovoltaiche.
Le Istituzioni hanno espresso un parere sostanzialmente positivo; infatti, secondo il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani
Da una situazione di crisi ne abbiamo ricavato una straordinaria case history italiana di ristrutturazione aziendale, industriale, che dà anche alla Sicilia la possibilità di raddoppiare l’occupazione
La Cisl di Termini Imerese ha chiesto un tavolo di confronto allo scopo di conoscere, in maniera dettagliata, tutte le iniziative economiche e la loro solidità economica, le produzioni, le condizioni di mercato e, soprattutto, l’impatto in termini occupazionali.
Il segretario confederale Luigi Sbarra ha sottolineato che
Abbiamo espresso il nostro apprezzamento per quanto fatto, adesso auspichiamo che qualsiasi decisione avvenga attraverso il confronto, per favorire con la partecipazione sindacale scelte condivise nell`interesse dei lavoratori e del territorio. Riconfermiamo infine il nostro apprezzamento per l’impegno del Ministero, della Regione Sicilia e degli Enti locali sulla delicata e difficile vertenza del polo siciliano
Il piano ha però bisogno delle gambe finanziarie del ministero dello sviluppo economico; in effetti, il ministero ha previsto un piano di investimenti per 450 milioni di euro di cui 350 milioni previsti dalla regione Sicilia.
Secondo indicazioni sindacali il piano si basa su 1 miliardo di euro grazie anche al coinvolgimento dei privati e sempre secondo il Ministro Romani la
Fiat cede gli impianti a patto di una ricollocazione integrale e a fronte dei circa 1.500 dipendenti attuali si arriverà a 3.300
Dei sette piani in programma due sono relativi all’automotive con De Tomaso di Gian Mario Rossignolo e della Cape Reva di Simone Cimino per l’auto elettrica.