Su proposta di Franco Manca, Assessore al Lavoro, ed in linea con quanto previsto nella Legge Finanziaria regionale per l’anno in corso, in Sardegna sono state stanziate risorse pari a 10 milioni di euro per favorire i processi di formazione dei lavoratori sardi disoccupati. A darne notizia nei giorni scorsi è stata proprio l’Amministrazione regionale nel precisare come le risorse saranno concesse attraverso la distribuzione di “buoni formazione“, ovverosia dei voucher, per attivare, avviare e sostenere i tirocini formativi dei lavoratori sardi disoccupati o inoccupati, di tutti i Comuni sul territorio, presso le imprese private. Per ogni lavoratore che partecipa ai tirocini, la cui durata è pari a sei mesi e con orari pari all’80% del contratto di riferimento dell’impresa dove si svolge, la Regione Sardegna offre una “borsa di formazione” pari a 500 euro al mese a patto di non beneficiare di ammortizzatori sociali.
Possono accedere alla misura anche i giovani inoccupati in possesso di titolo di studio fino al diploma a patto di aver compiuto i 26 anni; l’età sale a 30 anni invece per i laureati inoccupati. Secondo quanto dichiarato dall’Assessore Manca, l’Amministrazione regionale si riserva di aumentare per la misura le risorse a disposizione; per il momento l’obiettivo è quello di fare in modo che quantomeno venga attivata e quindi concessa l’erogazione di un voucher per ogni Comune sardo. In questo modo si favoriscono gli inoccupati ed i disoccupati, ed in generale i soggetti ed i lavoratori svantaggiati a svolgere tirocini nel settore privato e di conseguenza contribuire ad incrementare il tasso di occupabilità dei lavoratori.
Questa misura si aggiunge a quella dell’aprile scorso, quando sono stati stanziati 5 milioni di euro a favore dei piccoli Comuni sardi per combattere la disoccupazione nell’ambito di un accordo siglato con la Regione Sardegna dall’Anci, Asel e Uncem, Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani.