Per ottenere l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti e il tesserino non serve necessariamente la laurea in Scienze delle comunicazioni o in giornalismo. Per esercitare questa professione bisogna dimostrare di aver svolto in maniera continuativa un’attività pubblicistica regolarmente retribuita negli ultimi due anni, e dunque bisogna aver pubblicato tra i 60 e 70 articoli (il numero varia da regione a regione).
Nel presentare la domanda occorre allegare un attestato del direttore della testata, le copie dei compensi percepiti e le fotocopie dei giornali o dei periodici contenenti gli scritti firmati. La prova del rapporto di lavoro richiesta dall’Ordine consiste normalmente nell’esibire la copia delle ritenute d’acconto versate dal giornale al collaboratore per le sue prestazioni. Per diventare pubblicisti occorre inoltre, oltre a quanto già previsto, l’obbligo di frequenza a corsi di preparazione che precedono un mini esame e ciò perché nel frattempo è stato riconosciuto ai pubblicisti il diritto ad assumere la direzione responsabile di una testata, e a far parte integrante del lavoro redazionale.
Tale procedimento varia da regione a regione, ad esempio l’ODG della Lombardia non richiede alcun tipo di corso nè di esame, mentre in Sicilia e Umbria sono entrambi obbligatori.
Gli argomenti principali dei corsi sono:
• Cenni storici sul giornalismo e sulla conquista della libertà di stampa
• Diritto all’informazione, Costituzione, leggi che regolano il giornalismo, responsabilità penali e civili
• Separazione tra informazione e comunicazione (divieto di pubblicità)
• Deontologia (Carta dei Doveri, Carta di Treviso, Carta di Roma, ecc) e leggi sulla privacy
• Diritto d’autore, rapporti economici che ne derivano
• Rapporti con le fonti, ruolo e funzione degli uffici stampa.
Lo schema di tali corsi sarà elaborato a cura del Consiglio Nazionale e fornito ai Consigli regionali, che potranno adattarlo alle proprie esigenze. Tali corsi si concluderanno con la certificazione che siano stati seguiti con profitto. I corsi possono essere seguiti on-line qualora non si abbia la possibilità di intervenire di presenza per vari motivi.
L’esame prevederà una prova sia scritta che orale. La prova scritta consisterà nell’elaborazione di un articolo a scelta tra sei o più tracce, un questionario con domande riguardanti la legislazione sulla professione, una prova di sintesi di un articolo. La prova orale consisterà invece in un colloquio che mira ad accertare la conoscenza dei principi dell’etica professionale, delle norme giuridiche attinenti al giornalismo e alle tecniche inerenti l’esercizio della professione.
Gli articoli scritti per I Say Blog valgono?
Certamente Tiziano. Ho scritto questo articolo perchè mi interessa personalmente.
Interessante… potrebbe essere una carta in più da giocare in questo periodo di magra: sono in mobilità da luglio e ormai I Say Blog è la mia unica entrata…
Grazie.
Potrebbe essere un buon investimento.
Ciao a tutti,
sono uno studente iscritto al terzo anno presso la facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’università di Bologna e vorrei fare un master in giornalismo una volta conseguita la laurea. Nel frattempo, però, vorrei iniziare a familiarizzare col mestiere, magari iniziando a scrivere articoli per qualche giornale e riuscire ad ottenere il tesserino di pubblicista.Non ho mai scritto per nessun blog e nessuna rivista, nemmeno a livello amatoriale. Come potrei mai persuadere una redazione a farmi pagare anche solo 1 euro ad articolo per collaborare con il loro giornale?
@ Andrea
potresti cominciare inviando il cv insieme a qualche post/articolo di prova a free press della tua città, allo stesso IsayBlog! (http://www.isayblog.com/collabora-con-noi/)…..
Cosa scrivere? Avrai sicuramente hobby o comunque sia un argomento in cui ti senti particolarmente ferrato; comincia da questi, prestando attenzione e cura al contenuto del tuo articolo (puoi inviarne anche più di uno).
Non arrenderti! Se scrivere è realmente quello che desideri dovrai inviare molti cv; probabilmente non tutti ti risponderanno ma perchè sono moltissimi i ragazzi e le ragazze che desiderano intraprendere questa strada.
In bocca al lupo,
Martina
@ Tiziano:
Sono perfettamente d’accordo con te Tiziano.
@ Martina
Grazie.
Innanzitutto per la tempestività del tuo intervento e per la nota di incoraggiamento. Vedrò di buttar giù qualcosa di interessante e poi chissà…
… per ora buon proseguimento e… crepi il lupo!!
volevo chiedere ma la registarzione del blog presso la cancelleria del tribunale è necessaria per ottenere il tesserino da pubblicista? cioè se scrivo su un blog e questo non è registrato posso comunque ottenere il tesserino?
Ovviamente nel pieno rispetto delle altre condizioni richieste( 2 anni ,minimo numero art., e retribuzione)
Grazie.
Luca
Ciao Luca,
ti scrivo perchè questa domanda l’ho incontrata anche io. Sto cercando lavoro in tal senso e quindi sto leggendo una marea di siti. Non so ne nel frattempo hai trovato l’informazione ma sì, è necessaria l’iscrizione.
Hello, yes this article is truly good and I have learned lot of things from
it on the topic of blogging. thanks.