Il cittadino extracomunitario che intende fare ingresso in Italia per svolgere un’attività autonoma deve sempre passare attraverso il decreto flussi.
Per svolgere lavoro in forma autonoma il lavoratore straniero deve, per prima cosa, dimostrare di possedere tutti i requisiti che la legge impone per svolgere la sua attività, oltre ad ottenere il nulla osta all’ingresso per svolgere l’attività autonoma d’interesse.
Rispetto al passato le cose sono leggermente cambiate; in effetti, per svolgere un lavoro non di tipo subordinato – ossia lavoro autonomo, svolgere un’attività industriale, professionale, artigianale o commerciale, ma anche per costituire una società di capitali o di persone, compresa la possibilità di accedere a cariche societarie – non è più possibile ricorrere a forme di collaborazioni di tipo coordinate e continuative.
Infatti, dall’anno 2010 nel decreto flussi vengono definite alcune quote riservate al lavoro di tipo autonomo comprendenti, tra l’altro, liberi professionisti, imprenditori ma che hanno intenzione di svolgere un’attività industriale che risulti utile per l’economia italiana, soci e amministratori di società non cooperative. artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione professionale ingaggiati da enti pubblici e privati.
Il lavoratore straniero deve, però, dimostrare di possedere tutti i requisiti che l’articolo 26 del decreto n. 286/1998 richiede, ossia è necessario disporre delle risorse adeguate per l’esercizio dell’attività che intende intraprendere, il possesso dei requisiti previsti dalla legge italiana per l’esercizio della attività prescelta – in caso di esercizio della libera professione la relativa iscrizione, ad esempio, ad un albo o collegio professionale con il conseguente riconoscimento del titolo di studio – è anche necessario dimostrare la disponibilità di un reddito annuo per poter partecipare alla spesa sanitaria e di una sistemazione abitativa.
Al contrario, per svolgere un’attività imprenditoriale la relativa impresa deve essere stata preventivamente costituita in Italia e dovrà essere iscritta al registro delle imprese presso la Camera di Commercio competente per territorio.
In caso di lavoro in forma autonoma, artigiano o commerciante, è necessario possedere il nulla osta rilasciata dalla Camera di Commercio con l’attestazione delle risorse economiche necessarie per darvi avvio.