L’OCSE lancia un pericoloso allarme: l’Italia spende poco nel settore scolastico. Non solo: gli stipendi degli insegnanti italiani sono più bassi rispetto a quelli dei colleghi di altri paesi e in Italia sono in aumento il numero di laureati tra i 25 e i 64 anni senza lavoro (passando dal 3,3% al 4,4%).
Ce n’è anche per i diplomati che sebbene siano aumentati rispetto agli anni passati sono sempre in numero inferiore rispetto agli altri paesi. Per quanto riguarda gli investimenti nel settore dell’istruzione noi ci piazziamo al terzultimo posto con il 4,8% del Pil; peggio di noi solamente Slovacchia (4% del Pil) e la Repubblica Ceca (4,5%). La media europea è del 6,8%.
E’ arrivato il momento di fare qualcosa di concreto. Voi lettori di GazzettadelLavoro cosa proporreste?