Quello della sicurezza sul lavoro è un tema delicato e molto importante; sono ancora gli incidenti a volte anche mortali che avvengono sul luogo di lavoro e questo sia perchè è estremamente diffuso il lavoro in nero che non prevede assicurazione sia perchè mote aziende non sono informate (o chissà, preferiscono non esserlo) sugli standard da adottare per far sì che i dipendenti siano al sicuro.
Di questo si è parlato a Bolzano e il presidente Luis Durnwalder ha detto
Cercheremo di trattare a livello nazionale per rendere meno penalizzante la situazione e per gestire i corsi in autonomia
Lo Stato ha suddiviso le aziende in tre categorie: quelle a rischio di infortunio basso, quelle a rischio medio ed infine quelle a rischio alto. Ed è stato anche pianificato il relativo bisogno di ore di formazione: 12 ore nelle imprese a basso rischio, 32 ore in quelle a rischio medio e 48 ore in quelle imprese con rischio di infortunio alto.
Inoltre, nei 5 anni successivi è previsto un periodo di aggiornamento distinto sempre a seconda della pericolosità delle aziende: 8 in quelle a basso rischio, 12 in quelle a rischio medio e 16 ore in quelle a rischio elevato.
Le nuove prescrizioni annunciate dal governo nazionale sono considerate eccessive dagli imprenditoriali locali, “con il risultato – ha proseguito il presidente Luis Durnwalder – di un notevole appesantimento per le aziende. Trattando con Roma cercheremo inoltre di garantire l’autonomia nella gestione dei corsi: poporremo di inserire la formazione di base per la sicurezza sul lavoro nei curricola della Formazione professionale, mentre per l’aggiornamento si potrebbe ricorrere ai corsi della Scuola provinciale anticendi di Vilpiano o alle organizzazioni di soccorso come Croce bianca, Croce Rossa e Soccorso alpino
Fonte adnkronos