Dopo la General Motors e la Ford anche la Chrysler ha chiuso l’accordo sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro per i prossimi quattro anni con un accordo che soddisfa il sindacato americano e la controparte datoriale italiana, ossia la Fiat Auto.
L’amministratore delegato di Fiat Auto, Sergio Marchionne, ha visibilmente espresso la sua soddisfazione e ha riconosciuto il ruolo fondamentale svolto dal governo americano e, in modo particolare, dal sindacato di categoria che in periodo di crisi, ha deciso di dare un forte sostegno alla direzione aziendale.
Il contratto riconosce il contributo dei lavoratori alla ripresa, e li premia per l’attuale e il futuro successo di Chrysler, assicurando allo stesso tempo che l’azienda resti competitiva. Un risultato significativo considerando che solo due anni fa eravamo in bancarotta
L’Uaw, che rappresenta 26 mila lavoratori nella Chrysler, ha ratificato la bozza di accordo sottoscritta lo scorso 12 ottobre con un margine ristretto di voti favorevoli con il 55% dei voti; in effetti, i lavoratori americani hanno più volte criticato il sindacato accusandolo di assumere posizioni troppo morbide con la direzione aziendale. Da parte sua, il sindacato americano ha invece sempre ribadito che la ripresa di Chrysler non ha assunto ancora un trend maturo e consolidato tanto che Bob King, il leader dell’Uaw, ha ribadito che
La Chrysler non è ancora robusta ed è per questo motivo che abbiamo strutturato l’accordo anche per aiutarla a ripagare il suo debito
Sergio Marchionne è così riuscito a imporre gli aspetti partecipativi dell’accordo alle sue maestranze. Infatti, i dipendenti Chrysler possono contare su un bonus legato alla performance e alla qualità di circa a mille dollari all’anno mentre è previsto un ulteriore “upside bonus” annuale di mille dollari legato al conseguimento di obiettivi predeterminati. Il bonus di ratificazione corrisposto sarà, infine, di 3.500 dollari per dipendente, 1.500 dollari in meno rispetto a quello della Gm e 2.500 in meno rispetto a quello della Ford.
La metà della somma sarà corrisposta entro la fine dell’anno mentre il resto sarà pagato quando l’azienda avrà raggiunto la stabilità finanziaria. L’accordo siglato con l’Uaw garantisce l’aumento del salario d’ingresso per i nuovi assunti a 19,28 dollari, la creazione di 2.100 nuovi posti di lavoro e un investimento di 4,5 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. In sostanza, il nuovo contratto di lavoro punta a mantenere un costo del lavoro fisso relativamente basso e, al contempo, favorire la partecipazione dei lavoratori agli utili aziendali insieme ad un salario legato all’incremento della produttività.