Dal primo gennaio 2012, anche se è entrata in vigore già dal primo ottobre dell’anno scorso e che riguardava i periodi di imposta in corso alla data del 31 dicembre 2007, tutti gli accertamenti in materia di imposte sui redditi e Iva, tranne rare eccezioni, sono tutti accertamenti esecutivi.
In base alle indicazioni diffuse rimangono, però, esclusi gli accertamenti relativi ad altri tributi – quali imposta di registro o di bollo – e quelli non emessi dall’agenzia delle Entrate (dogane o enti locali).
Per i nuovi atti scompare sia l’iscrizione a ruolo sia la successiva cartella di pagamento in quanto è lo stesso accertamento che diviene esecutivo decorsi sessanta giorni dalla notifica e contiene l’intimazione ad adempiere all’obbligo di pagamento degli importi indicati, sempre entro il termine di presentazione del ricorso.
Si ricorda che in caso di proposizione del ricorso l’intimazione ad adempiere al pagamento riguarda invece gli importi pari a un terzo delle maggiori imposte accertate.
Il contribuente può facilmente verificare che si tratta di un accertamento esecutivo, e non di un atto che segue il “vecchio regime” dal secondo foglio del provvedimento, dopo la comunicazione delle imposte rettificate, viene, infatti, evidenziato che: a) l’atto ha valore di intimazione ad adempiere entro il termine per presentare ricorso, b) dopo tale periodo diventa esecutivo, c) trascorsi ulteriori 30 giorni la riscossione delle somme richieste è affidata all’Agente della riscossione anche per l’esecuzione forzata, senza preventiva notifica della cartella.
Si ricorda infine che l’avviso di accertamento esecutivo non dà evidenza del fatto che per 180 giorni, se il contribuente non dovesse pagare, ed anche se non dovesse ricorrere, l’agente della riscossione non potrà effettuare azioni esecutive.
L’Amministrazione fiscale ricorda che nell’atto, per tutte le avvertenze, relative alle fasi che comportano un omesso pagamento totale o parziale, trascorsi ulteriori 30 giorni, le somme vengono affidate all’Agente della riscossione che incasserà un aggio del 9 per cento.