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Domande di pensione solo attraverso il web


Dal 1 febbraio 2012 le domande per la richiesta di prestazione pensionistica possono essere inoltrate solamente online, così come quelle relative alle principali prestazioni previdenziali e assistenziali. Una novità che era stata ampiamente annunciata, e che l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS) ha voluto spingere per cercare di premere il piede sull’acceleratore della dematerializzazione dei processi di lavorazione delle pratiche che affollano le proprie scrivanie.

Il 31 gennaio – come spiegato da un comunicato INPS che negli scorsi giorni ribadiva tale switch al telematico – è terminato il periodo transitorio, iniziato lo scorso 30 settembre 2011, attraverso il quale le prestazioni potevano essere richieste anche attraverso le modalità tradizionali.

Ad ogni modo, sebbene vaste, non tutte le domande sono “dematerializzate”. Quelle che rientrano nel novero della novità INPS sono quelle per le ricostituzioni (supplementi, assegni familiari, ricostituzioni documentali, ricostituzioni contributive, ricostituzioni reddituali), le pensioni di anzianità e vecchiaia, gli assegni sociali, le pensioni e gli assegni di invalidità e inabilità e le pensioni ai superstiti o reversibilità.

Accompagnano il processo di migrazione verso la digitalizzazione anche le richieste di assegni familiari ai piccoli coltivatori diretti, e le domande di autorizzazione alla Cassa integrazione ordinaria industria, edilizia e lapidei, e l’autorizzazione alla Cassa integrazione guadagni straordinaria e ai contratti di solidarietà, che dovranno essere presentate solo via web – previo ottenimento del PIN – mediante il portale www.inps.it.

Per ottenere assistenza e maggiori informazioni su questo passaggio alle procedure telematiche da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, è possibile visualizzare i dettagli della nuova normativa all’indirizzo www.inps.it, o telefonare al contact center al numero verde 803 164, o ancora rivolgersi ai patronati e agli intermediari dell’Istituto più vicini al proprio luogo di residenza o di lavoro, per poter essere così “seguiti” nel nuovo iter di comunicazione con l’INPS.

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