Con la pubblicazione degli ultimi provvedimenti esecutivi del 2011, sono state introdotte o prorogate diverse misure a favore dell’occupazione. Cerchiamo di riepilogare gli interventi principali, al fine di poter fare il punto su uno scenario tutt’altro che semplice da interpretare, a causa dell’alternanza di materiali normativi a cavallo tra i due esercizi solari.
Ricordiamo innanzitutto come la Legge di stabilità 2012 (la l. 183/2011) abbia portato in proroga e rifinanziamento per il 2012, con le stesse regole e procedure, gli ammortizzatori in deroga (cioè la cassa integrazione, la mobilità, la disoccupazione speciale), e in proroga fino al 31 dicembre 2012, della detassazione dei premi di produttività dei dipendenti del settore privato.
Dalla stessa legge di stabilità è inoltre partito il riconoscimento per i contratti di prossimità della decontribuzione al 10% e lo sgravio contributivo sulle somme corrisposte a titolo di produttività, miglioramento del servizio e di incentivo. La legge ha inoltro introdotto la possibilità di poter individuare aree in cui si possono stipulare i contratti di inserimento per le donne, per stimolare l’occupazione femminile.
Sempre la legge di stablità ha introdotto l’applicazione della flessibilità di orari e di turni, gli obblighi per i lavoratori disabili, il contratto di telelavoro, l’ipotesi di decadenza della mobilità. Sono infine stati prorogati fino a tutto il 2012 gli strumenti “anti-crisi” di cui alla Finanziaria 2010, come l’integrazione salariale, i contratti di solidarietà, i trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria e la mobilità per le imprese commerciali e con meno di 15 dipendenti.
Il d.l. 216/2011 (Decreto milleproroghe) ha invece prorogato la possibilità – per i cassa integrati e per i disoccupati – di poter essere impiegati per prestazioni di lavoro occasionale entro il limite di 3 mila euro netti, e il trattamento di disoccupazione per gli apprendisti sospesi dal lavoro, o licenziati a seguito di crisi aziendale o occupazionale.