Sul problema degli esodati con molta probabilità arriverà prima del 9 maggio un decreto che dovrebbe sistema alcune cose anche se non chiuderà la questione. In effetti, se da una parte il governo Monti ha la necessità di avviare un confronto serio e costruttivo con le parti sociali, dall’altra l’approvazione di un eventuale decreto il giorno prima della convocazione del tavolo con i sindacati, prevista per il 9 maggio, sarebbe “grave”, o almeno è così l’opinione del sindacato.
In particolare, il segretario confederale della Cisl, con delega alla previdenza, Maurizio Petriccioli, ha osservato
Il governo, procedendo da solo alla riforma previdenziale, si è assunto la responsabilità di attuare norme che non tengono in nessuna considerazione la necessaria gradualità per tenere presente la vita e la storia contributiva di centinaia di migliaia di persone. Questo ha provocato il cosiddetto fenomeno degli esodati e noi ci aspettiamo nell’incontro del 9 di maggio un decreto che deroghi queste persone all’applicazione delle nuove norme previdenziali
Per il sindacato è necessario mettere a punto un tavolo di confronto e non evitare un dibattito con il sindacato stesso: un decreto che rispondesse solo parzialmente a tutte le posizioni di persone che rischiano di trovarsi senza reddito e senza trattamento previdenziale è un dato assolutamente grave.
In effetti, il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni ha già da tempo chiesto al Governo di rassicurare i lavoratori che hanno fatto accordi per l’uscita dal lavoro verso la pensione entro il dicembre 2011 sull’accesso alla pensione con le vecchie regole.
Infatti, il leader della CISL osserva che
Il ministro Fornero ci ha convocati per gli esodati per il 9 maggio ora rassicurare chi entro dicembre ha fatto accordi secondo leggi
In base alle informazioni diffuse dalla stampa, la notizia della convocazione è stata data da fonti sindacali subito dopo la ferma presa di posizione del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che, nel corso di un’intervista al Tg 2, aveva stigmatizzato una certa mancanza di rispetto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali verso i lavoratori non avendo ancora convocato i sindacati.
Per Raffaele Bonanni
Inspiegabilmente non siamo stati convocati è una mancanza di rispetto per decine di migliaia di persone che non dormono più la notte e nei confronti dei loro rappresentanti. Non vorremmo arrivare a chiedere un incontro al presidente della Repubblica
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