L’Anief (Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione) che si è occupata dei ricorsi dei supplenti inseriti in coda nell’ultimo aggiornamento delle liste dei supplenti, fa sapere dell’ordinanza del Tar Lazio, secondo cui se entro 30 giorni Maria Grazia Gelmini non eseguirà l’ordine del tribunale amministrativo verrà designato un commissario che si occuperà della questione.
Questo provvedimento rischia di fare precipitare nel caos l’inizio dell’anno scolastico. Infatti, parte degli 8 mila docenti che hanno ottenuto l’immissione in ruolo ad agosto potrebbero avere una revoca a favore dei colleghi con più punteggio. La situazione vale anche per gli oltre 100 mila supplenti nominati alcune settimane fa.
Solo dopo il pronunciamento del Consiglio di stato, il ministero ha inviato una nota agli Uffici scolastici provinciali e regionali in cui esorta i dirigenti ad inserire le graduatorie a pettine (in base al punteggio) senza però rivoluzionare le nomine in ruolo e dei supplenti.
L’ordinanza del Tar Lazio asserisce che:
l’amministrazione scolastica era (ed è) tenuta a dare tempestiva e puntuale esecuzione alla decisione cautelare. E assegna 30 giorni di tempo per dare puntuale esecuzione all’ordinanza medesima mediante istruzioni agli uffici scolastici periferici di disporre l’inserimento a pettine dei ricorrenti nelle graduatorie provinciali, inserendoli nella fascia d’appartenenza e con il punteggio acquisito e aggiornato nella graduatoria provinciale di attuale iscrizione. In caso di non ottemperanza alla esecuzione della presente ordinanza collegiale, nomina sin da ora un commissario ad actus nella persona del dottor Luciano Cannerozzi de Grazia, dirigente generale della Funzione Pubblica, il quale – decorso vanamente l’indicato termine di trenta giorni – provvederà in via sostituiva ad adempiere al dictum giudiziale, predisponendo in proposito apposita relazione sulle attività svolte in esecuzione dell’incarico.
Dopo che l’Anief ha reso noto l’accoglimento del Tar del Lazio per il reinserimento dei precari, il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) replica che la sentenza del Tar (che stabilisce l’inserimento a pettine dei precari nelle graduatoria) sarà superata con un emendamento al decreto salvaprecari, confermando i provvedimenti del Ministero, rendendo inefficace il pronunciamento del Tar ed evitandone il commissariamento.
Con tale emendamento il Ministero non consentirà il trasferimento da una graduatoria all’altra, limitando però la possibilità di inserimento in coda in altre 3 province (in posizione subordinata rispetto a coloro che sono già inseriti in queste ultime).
Massimo Di Menna, segretario generale della Uil scuola, si rende conto dell’instabilità delle graduatorie che si potrebbe combattere bloccando le attuali graduatorie e prevedendo incarichi pluriennali per i supplenti (fonti Repubblica.it e Corriere.it).
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