Quali sono le professioni anti-crisi dell’anno? A cercare di rivelarlo è un’indagine della Cgia di Mestre, che ha esaminato i dati Istat relativi agli sbocchi lavorativi che nel 2011 hanno già occupato almeno 50 mila giovani al di sotto dei 35 anni. Le 14 figure professionali più richieste sono guidate dagli ingegneri, con una crescita del 17,4%.
“Ma ai primi posti tra i colletti bianchi” – dichiara il report, come riannotato su Mio Job – “non mancano gli addetti alla segreteria (cresciuti del 13,5%), i cassieri di banche e assicurazioni (13,2%) e anche gli specialisti nella gestione di controllo per le imprese private (12,5%). Tra i colletti blu, i più richiesti sono gli addetti alla pulizia di uffici, navi, alberghi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli (cresciuti dell’11,8%), i facchini e gli addetti alle consegne (più 11,6%), gli autisti di furgoni e mezzi pesanti (9,3%)”.
Piuttosto consistente anche il tasso di crescita di macellai, panettieri, pastai e gelatieri (8,7%), installatori di attrezzature elettriche ed elettroniche (7,7%), riparatori e manutentori d’auto, macchine fisse e mobili (7,7%).
► LAVORO PER 60 MILA GIOVANI NELLA GREEN ECONOMY
Tuttavia, a fronte di questo incremento, moltissimi posti di lavoro (circa 45 mila unità) sono attualmente inevasi. Un dato che secondo quanto affermato dal segretario della Cgia Giuseppe Bertolussi, dovrebbe portare i governanti a spingere sulla necessità di “recuperare la svalutazione culturale che ha subito in questi ultimi decenni il lavoro artigiano. Bisogna fare una vera e propria rivoluzione per ridare dignità, valore sociale e un giusto riconoscimento economico a tutte quelle professioni dove il saper fare con le proprie mani costituisce una virtù aggiuntiva che rischiamo colpevolmente di perdere.
Continueremo, anche nel corso delle prossime settimane, a informarvi sull’evoluzione del mercato del lavoro italiano. Continuate a tenerci d’occhio per essere informati su tutte le ultime novità dei principali settori professionali italiani.