In materia di prevenzioni e rischi è in arrivo la Carta di Lecce, ossia con la chiusura di Reforme, l’organizzazione che riunisce i principali enti bilaterali di formazione di nove Paesi Ue, si stabiliscono le direttrici d’intervento da seguire dal 2012 al 2016 per qualificare l’eccellenza dell’istruzione nel comparto.
In sostanza, si tratta di mettere a punto un nuovo sistema al fine di migliorare la qualificazione professionale dei lavoratori edili e promuovere l’equità, l’integrazione sociale e la sicurezza di operai e tecnici nei Paesi europei.
Reforme, nata nel 1991, intende perseguire la promozione di figure professionali sempre più qualificate e competenti, in grado di operare nel pieno rispetto della normativa sulla sicurezza sul lavoro, seguendo parametri omogenei in tutta Europa e promuovendo la mobilità transnazionale di operai e tecnici grazie a una definizione uniforme delle competenze professionali.
L’obiettivo è di puntare sulla formazione qualificata del settore edile e nella formazione iniziale specifica con l’intento di puntare su un mercato europeo dell’occupazione utilizzando due strumenti di “portata” internazionale quali il Quadro europeo delle qualifiche – la “piattaforma” di riferimenti comuni per aiutare gli Stati membri, i centri scolastici, i datori di lavoro e i cittadini a confrontare le qualifiche rilasciate dai vari sistemi europei di istruzione e di formazione – e il Sistema dei crediti per l’istruzione e la formazione professionale, per la trasparenza e il trasferimento dei risultati di apprendimento.
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Non solo, con la Carta di Lecce si intende anche incoraggiare la creatività nell’istruzione e dell’innovazione insieme alla formazione professionale iniziale e continua, l’investimento nella qualità pedagogica di insegnanti e formatori per migliorare l’integrazione degli allievi e il potenziamento dei percorsi che riguardano basati sulla Carta europea di qualità per la mobilità.
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In realtà, l’obiettivo primario della Carta di Lecce dei prossimi quattro anni è la creazione di opportunità per un apprendimento reciproco e uno scambio di pratiche nell’ambito dell’istruzione legata alla formazione professionale e l’inclusione di una strategia per un suo sviluppo sostenibile.