Se state per domandare un finanziamento comunitario, sappiate che – con decorrenza 1 gennaio 2013 – la procedura di richiesta e di gestione del rapporto debitorio sta per mutare sostanzialmente e in maniera significativa. Cerchiamo di comprendere quali sono tutte le novità in materia, anticipando cosa e come varierà a partire dal prossimo anno, in questo nostro approfondimento che riepiloga le nuove indicazioni per piccole imprese, e non solo.
Partiamo con la fase di domanda: il richiedente potrà gestire in maniera piuttosto dinamica la richiesta, potendo integrare la documentazione anche durante la valutazione, senza dover attendere il chiarimento del valutatore. L’intera procedura non potrà inoltre durare per più di 9 mesi dal momento della presentazione alla firma, con la sola eccezione di progetti complessi, per i quali i tempi potrebbero essere più ampi.
La Commissione Europea ha inoltre voluto porre l’attenzione sulla necessità di digitalizzare i rapporti con le piccole imprese: ne consegue che – oltre alla compilazione e alla presentazione della domanda – le pmi potranno ora firmare elettronicamente anche altri documenti, perfino dopo la concessione della sovvenzione.
Per quanto concerne i tempi di pagamento, previsto un calo dagli attuali 105 giorni per l’approvazione delle relazioni e per il pagamento, ai futuri 90 giorni. Per i piccoli importi, l’arco temporale massimo passa dai precedenti 90 giorni ai 60 giorni.
Infine, importanti novità per quanto concerne la forma di finanziamento: dal forfait con tetto massimo di 25 mila euro, infatti, il finanziamento potrà assumere anche interamente la forma di un importo forfettario. Per quanto invece concerne la dichiarazione dei costi medi o standard determinati dal beneficiario, la Commissione – a seconda della natura del programma – potrà ammettere la comunicazione. Il beneficiario dovrà poi mantenere i documenti relativi al finanziamento per un massimo di 3 anni (elevabili a 5 anni in caso di non appartenenza al segmento pmi).