Lasciare il Tfr in azienda o aderire ai fondi pensione? La scelta della destinazione del trattamento di fine rapporto non è certamente di facile opzione. Cerchiamo di ricordare quali sono le principali scelte che il dipendente può effettuare dinanzi a questo bivio, in relazione al trattamento di fine rapporto, al contributo del lavoratore e al contributo del datore di lavoro (spesso subordinato alla necessità che il dipendente versi un proprio contributo individuale).
Lasciare il Tfr in azienda
La prima scelta è relativa alla possibilità di lasciare il Tfr in azienda. In questo caso, se il dipendente opta per tale comportamento, lo stesso lascerà il trattamento di fine rapporto con le sua attuali caratteristiche. Rimarranno identiche all’attuale regime le modalità di rivalutazione, le possibilità di ottenere delle anticipazioni, le modalità di pagamento al momento della cessazione del rapporto di lavoro, e le altre caratteristiche tecniche del rapporto.
Qualora si tratti con aziende con almeno 50 dipendenti, ricordiamo, il Tfr verrà versato al Fondo della Tesoreria dello Stato presso l’Inps.
Aderire ai fondi pensione
La seconda possibilità riguarda invece il versamento del tfr e degli altri eventuali contributi presso i fondi pensione che, al momento del raggiungimento dei requisiti, daranno luogo a una liquidazione di una pensione aggiuntiva oltre a quella obbligatoria.
Per quanto concerne la prestazione finale, il lavoratore – oltre alla rendita – potrà optare anche per la liquidazione del capitale accumulato, che non potrà essere versato interamente, ma solo fino a un massimo del 50% del montante finale accumulato (il rimanente 50% sarà erogato come pensione). Sarà possibile percepire interamente il capitale solo in alcuni particolari casi che vedremo nelle prossime settimane.
Anche con l’adesione ai fondi pensione sarà inoltre possibile poter ottenere delle anticipazioni, limitate ai casi di spese sanitarie, acquisto della prima casa, ulteriori esigenze specifiche.
Possibile altresì esercitare opzioni di riscatto e di variazione del fondo. In proposito, vi consigliamo di consultare questo nostro approfondimento sul riscatto del fondo complementare.
Qui invece il nostro approfondimento su come rateizzare il tfr.