Infatti, nel prossimo mese di ottobre si farà il punto sulla situazione dei prodotti e sui stabilimenti italiani: ecco quanto è emerso da un nota FIAT al termine dell’incontro tra Sergio Marchionne e i sindacati sul futuro del Gruppo.
La crisi dell’economia internazionale e le difficoltà del mercato automobilistico europeo non consentono al momento di fornire indicazioni su futuri investimenti
La nota FIAT non è certamente tenera perché, alla fine, potrebbe invalidare lo scorso referendum del Lingotto: tanti sacrifici per nulla.
Per Raffaele Bonanni, segretario generale confederale della CISL, il mese di ottobre si presenterà caldo
Informazioni sul piano prodotti-stabilimenti saranno comunicati in occasione della presentazione dei risultati del terzo trimestre 2012. Abbiamo detto alla Fiat di non gettare la spugna, la ripresa ci sarà
Per la segreteria della CISL
La crisi del mercato spinge l’azienda a vedere il da farsi pur confermando l’intenzione di investire e di mantenere gli impegni presi
Anche se occorre intervenire sul peso della fiscalità e sui consumi facendo in modo che il lavoratore italiano torni ad avere fiducia nel mercato e che riprenda a consumare.
Per Marchionne è necessario, comunque, ribadire la volontà di confermare il contratto a suo tempo firmato dalle parti sociali perché diventa l’unico strumento che consente al gruppo di proporre i propri prodotti al mercato europeo e italiano.
Non solo, per Sergio Marchionne la FIAT conferma la sua scelta
di contenere gli effetti della congiuntura sfavorevole attraverso l’utilizzo della cassa integrazione evitando interventi strutturali sulla forza lavoro
Per la Cisl, ossia Giuseppe Farina, segretario nazionale Fim
La sospensione a Mirafiori era già in atto, il problema è che noi abbiamo spinto perchè si sbloccasse subito e l’azienda ci ha spiegato che questo verrà verificato fra due mesi
Per il sindacato l’incontro ha confermato la volontà della FIAT di continuare a Piedimonte San Germano, vicino a Cassino, e non sarà accorpato con Pomigliano.