La carta degli acquisti, com’è noto, è stato anche mantenuto per l’anno corrente anche con limiti di reddito e di Isee. In effetti, per l’anno corrente risultano adeguati nella stessa misura per l’adeguamento al costo della vita, 2,6%, i limiti di reddito e di Isee.
In sostanza, con la Social card ogni due mesi viene accredita sulla carta la somma di 80 euro ed è utilizzabile per acquistare beni di prima necessità, farmaci o prodotti alimentari, o, in alternativa, la somma può anche essere utilizzata per pagare utenze domestiche.
La Social Card, o carta acquisti, è concessa, a domanda, alle persone anziane che dispongono un’età superiore o uguale a 65 anni. In casi di età superiore ai 70 anni, il limite reddituale cambia; in effetti, da un limite reddituale pari a 6.499,82 si passa a 8.666,43 euro desunti dalla dichiarazione Isee.
È opportuno ricordare che la carta acquisti non ha scadenza, anche se, poi, la dichiarazione Isee ha una validità di un anno: ecco perché è necessario procedere al rinnovo della dichiarazione presso un Caf accreditato.
Per usufruire della Social Card, oltre a possedere un limite di reddito, è anche necessario disporre di un limite del patrimonio mobiliare , sempre ricavabile dalla dichiarazione Isee, pari a 15mila euro.
In buona sostanza, oltre a essere cittadino italiano residente in Italia e disporre del limite reddituale, è necessario anche non essere intestatario di più utenze domestiche (elettrica e gas) e di non essere proprietario, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo e del 10% di immobili non ad uso abitativo o di categoria catastale C7.
Ad ogni modo, il nostro Paese è fortemente criticato dagli organismi europei perché ha previsto l’introduzione della Social Card solo per i cittafini italiani escludendo a questo proposito particolari categorie di persone quali i rifugiati.A questo riguardo, l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione ha mosso già da tempo dubbi sui principi costituzionali di uguaglianza.