Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato un interessante opuscolo dove si mettono in evidenza i diversi riferimenti normativi che tutelano la donna lavoratrice e, in particolare, quando la lavoratrice è anche madre.
L’opuscolo informativo è denominato “Tutela della salute delle lavoratrici madri – Linee di indirizzo per l’applicazione del D.Lgs. n. 151/2001, artt. 7, 8, 11 e 12”.
Ricordiamo che il documento è stato curato dalla Direzione regionale del Lavoro per il Veneto allo scopo di offrire un vademecum per la tutela della lavoratrice donna sotto ogni aspetto. Non solo, il docuemnto intende anche fornire delle risposte esaurienti per il bambino, o nascituro, ma anche per il datore di lavoro che si ritrova con un solo opuscolo tutte le norme del settore.
L’opuscolo può diventare, per il datore di lavoro, una guida utile guida per adempiere, in modo corretto, agli obblighi di tutela nei confronti delle dipendenti in stato di gravidanza e allo stesso tempo un valido mezzo di informazione per le lavoratrici che devono conoscere i propri diritti.
L’opuscolo informativo messo a punto dal Ministero pone anche in evidenza quanto recentemente stabilito dalle modifiche introdotte dall’articolo 15 del decreto 5/2012 convertito nella legge n.35/2012, ovvero “Misure di semplificazione in relazione all’astensione anticipata dal lavoro delle lavoratrici in gravidanza” ed è completato da utili appendici che supportano la valutazione dei rischi e la formulazione della segnalazione del datore di lavoro alle DTL.
In materia ricordiamo che alla lavoratrice madre sono vietati mansioni quali il trasporto e al sollevamento di pesi, nonché ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri.
A questo riguardo l’elenco di lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati dall’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026. Si ricorda che il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con i Ministri della sanità e per la solidarietà sociale, sentite le parti sociali, provvede ad aggiornare l’elenco.
Tra i lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono inclusi quelli che comportano il rischio di esposizione agli agenti ed alle condizioni di lavoro, indicati nell’elenco di cui all’allegato B dello stesso decreto. La lavoratrice è spostata ad altre mansioni nei casi in cui i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, d’ufficio o su istanza della lavoratrice, accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla salute della donna.