L’Inail ha diffuso il suo Rapporto regionale sugli infortuni e sulla sicurezza sul lavoro ponendo in evidenza una riduzione delle malattie professionali del 12,7%. Infatti, nel corso del convegno “Salute e sicurezza sul lavoro – Strategie e nuove prospettive per lavoratori e imprese” tenuto a La Spezia, l’Inail ha presentato il suo nuovo Rapporto regionale INAIL della Liguria da cui emerge un calo degli infortuni denunciati nel 2011 e un calo delle malattie professionali.
Il direttore generale Inail, Alessandra Lanza, ha osservato che
La scelta di organizzare qui a La Spezia il consueto appuntamento annuale ha il senso di esprimere, in modo tangibile, un modello di azione istituzionale a misura del territorio e di rendere atto dell’impegno che la sede ha profuso per la costruzione di una rete locale particolarmente attiva ed efficace
I dati Inail pongono in risalto l’andamento non per nulla incoraggiante dell’occupazione; in effetti, tra il 2000 e il 2008 l’occupazione nella regione Liguria è stato in crescita, anche se dal 2008, l’anno dell’inizio della crisi finanziaria, ha segnato una battuta d’arresto.
Secondo il Rapporto Inail, gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2011 sono stati 25.490 in termini assoluti, ovvero -10,6% rispetto al 2008. Tra il 2002 e il 201 le denunce sono scese da 30.544 a 27.395, con una contrazione complessiva del 10,3% (circa 3.150 infortuni in meno), mentre la componente degli infortuni in itinere nel 2001 rappresentava il 5,8% degli infortuni riconosciuti ed è progressivamente aumentata fino a raggiungere, nel 2010, il 14%.
Ripartendo gli infortuni in base al settore di attività si è poi scoperto che il settore Trasporti e Costruzioni sono ai primi posti, mentre il 12% dei casi sono coinvolti i lavoratori stranieri.
Nel 2011 si sono registrati più morti rispetto al 2010: 17 casi contro 16 di due anni fa con una quota pari al 43% sono legati o in itinere o in occasione di lavoro legati alla strada. In materia di malattie professionali è possibile dividere le tipologie in tre differenti gruppi: le malattie riferibili all’amianto (croniche e neoplastiche) si collocano tra il 35 e il 40%, le ipoacusie e le malattie osteo-artro-muscolo-tendinee, invece, tra il 20 e il 25%.