Mentre la CGIL denuncia la situazione di migliaia di lavoratrici e lavoratori che in questo momento si trovano in una situazione drammatica, ovvero sono senza stipendio, ma anche senza pensione, perché in base alle recenti normative si vedono negati diritti che avevano già a suo tempo maturato, dall’altra un riferimento importante grazie ad un accordo sindacale del tutto innovativo. Per inciso, in materia di pensioni, la CGIL, insieme all’INCA, hanno presentato un dossier lo scorso martedì 21 febbraio alle 12 presso la sala Santi della CGIL Nazionale, Corso Italia 25, Roma. All’origine del problema di queste migliaia di persone ci sono la legge 122 che ha introdotto la “ricongiunzione onerosa” e le norme volute dal ministro Elsa Fornero che per tanti lavoratori producono una situazione drammatica nella quale vengono a trovarsi senza lavoro, senza più ammortizzatori sociali e lontani dalla pensione.
Sul versante occupazionale, il sindacato è riuscito, attraverso un accordo innovativo che potrebbe rappresentare un valido modello per altre realtà industriali, a far assumere 150 lavoratori somministrati a tempo indeterminato. L’accordo è stato firmato da Felsa, Nidil e UilTemp con le agenzie Adecco, Manpower e Randstad per i lavoratori in somministrazione negli stabilimenti Novartis di Siena e Rosia (Siena): in queste realtà l’azienda conta circa 1.200 dipendenti diretti, ma nei due siti produttivi operano anche poco più di 400 lavoratori in somministrazione ed è proprio a loro che quest’intesa offre una chance in più.
Sono quattro i punti fondamentali dell’intesa, così come messi in evidenza dal quotidiano della Cisl. In primo luogo la definizione di regole trasparenti per la selezione dei 150 lavoratori che avranno la trasformazione del contratto: entrano come criteri formali di selezione l’anzianità di servizio, i titoli di studio e il ‘merito’, estendendo anche agli interinali la procedura di misurazione dei risultati individuali decisa con l’accordo del giugno 2011.
Sindacati e Agenzie hanno stabilito poi di incontrarsi periodicamente per individuare modalità omogenee di trattamento dei lavoratori assegnati a tempo indeterminato presso Novartis. Non solo, La possibilità per stabilizzare il proprio posto di lavoro è estesa anche ai somministrati che hanno già concluso il proprio contratto in Novartis. Infine l’accordo prevede l’immediata attivazione delle parti firmatarie qualora un contratto a tempo indeterminato si interrompa per mancanza di opportunità lavorative, garantendo al lavoratore la possibilità di accedere a percorsi di riqualificazione, continuità occupazionale e indennità di disponibilità.