L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 58/E del 12 giugno 2012 denominata “Istituzione delle causali contributo “CADD” e “SADD” per il versamento, mediante modello F24, delle somme dovute a titolo di contributo addizionale Cassa integrazione guadagni straordinaria e delle relative sanzioni a seguito dell’attività di recupero”, istituisce i codici tributo per il versamento all’Inps, mediante modello F24, delle somme dovute a titolo di contributo addizionale Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e delle relative sanzioni a seguito dell’attività di recupero.
Le causali contributo si riferiscono al codice “CADD” denominata “Recupero contributo addizionale CIGS” e “SADD” denominata “Sanzioni recupero contributo addizionale CIGS”.
L’Inps comunica che, in sede di compilazione del modello di versamento “F24”, le suddette causali sono esposte nella sezione “INPS”, nel campo “causale contributo”, in corrispondenza, esclusivamente, del campo “importi a debito versati”.
Non solo, nella stessa sezione occorre anche tenere presente che nel campo “codice sede” è indicato il codice della sede Inps competente, nel nel campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda” è indicata la matricola Inps dell’azienda e, infine, nel campo “periodo di riferimento”, nella colonna “da mm/aaaa” è indicato il mese e l’anno della diffida, nel formato MM/AAAA; la colonna “a mm/aaaa” non deve essere valorizzata.
► Dall’Agenzia delle Entrate le novità sulle fiscalità
Ricordiamo che con la convenzione del 18 giugno 2008 e successivi rinnovi stipulata tra l’Agenzia delle entrate e l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale (INPS) è stato regolato il servizio di riscossione, mediante il modello F24, per il versamento dei contributi di spettanza dell’Istituto, nonché di quelli previsti dalla legge 4 giugno 1973, n. 311.
► L’imposta sostitutiva su finanziamenti per estinzione debiti, chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate
L’INPS ha chiesto, per l’attività di recupero del contributo addizionale CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria), disciplinato dalla legge 20 maggio 1975, n. 164, l’istituzione di nuove causali contributo che, a questo proposito, l’Agenzia delle Entrate ha prontamente recepito.
► Chiarimenti sull’IVA dall’Agenzia delle Entrate