Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha diffuso i nuovi dati relativi al costo medio orario per lavoratori dipendenti dalle imprese che svolgono la propria attività sociale nel settore della lavanderia industriale.
Infatti, i nuovi dati diffusi dal Ministero recepiscono le indicazioni delle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori firmatarie del contratto collettivo, oltre ad acquisire dati sugli elementi di costo variabili e peculiari delle aziende adottanti il contratto collettivo per i lavoratori dipendenti dalle imprese del sistema industriale integrato di servizi tessili e medici affini, sottoscritti tra ASSOSISTEMA e le sigle sindacali.
Il Ministero, accertato che nell’ambito di questa particolare tipologia di lavoro non sono stati stipulati accordi territoriali, ha così deciso di aggiornare il costo del lavoro, distintamente per operai e impiegati, con validità dal mese di gennaio 2012.
Il Ministero del Lavoro ha emanato una nuova tabella dove risulta indicato il costo medio orario del lavoro dei lavoratori dipendenti dalle imprese del sistema industriale integrato di servizi tessili e medici affini esercenti l’attività di lavanderia industriale.
In base all’articolo 2 del decreto, il costo del lavoro è suscettibile di oscillazioni in relazione a diversi elementi: dal beneficio – in natura contributiva o fiscale – previsti da norme di legge di cui l’impresa può usufruire agli oneri derivanti dall’applicazione di accordi integrativi aziendali quali il ticket, la mensa, premi o indennità, oltre ai diversi oneri derivanti da specifici adempimenti connessi all’applicazione della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (a questo riguardo può essere opportuno consultare il Decreto legislativo del 9 aprile 2008, n.81).
La cosa più interessante, di certo, è che il Ministero del Lavoro ha quantificato in 2.088 le ore annue a carico di un lavoratore del settore (40 ore settimanali per 52,2 settimane): ore teoriche, da cui vanno sottratte le ferie (20 giorni x 8), le festività (9 giorni x 8), le festività soppresse (4 giorni x 8), le riduzioni dell’orario contrattuale, le assemblee, i permessi sindacali (incidenza 0,5%), il diritto allo studio (0,45%), la malattia, infortuni e la maternità (6%), formazione come prevede il D.Lg.vo 626/94 (2 giorni x 8) che vanno a costituire un monte ore di 480 portando, sempre teorici, ad un carico di lavoro di 1608.