La Philip Morris raddoppia: ai 600 lavoratori dello stabilimento di Crespellano, nel bolognese, verranno presto aggiunte altre 600 nunità, con un investimento complessivo nello stabilimento di 500 milioni di euro. Un vero e proprio raddoppio nella fabbrica ove vengono realizzati gli stick di tabacco utilizzati con il dispositivo di riscaldamento elettronico iQos.
Completato lo scorso settembre (la foto in alto rappresenta un momento dell’inaugurazione) lo stabilimento impiega attualmente 600 lavoratori. Il numero complessivo di persone impiegate dalla multinazionale, nella provincia bolognese, arriva a 1000 unità, se consideriamo anche lo stabilimento di Zola Predosa, e sono tutti altamente qualificati in settori quali la meccanica, l’elettronica e la chimica.
L’ulteriore espansione e le nuove assunzioni sono previsti entro la fine del 2018, e rappresentano i punti cardine delle strategie aziendale che mirano al raggiungimento della capacita’ produttiva totale annua di circa 100 miliardi di stick di tabacco riscaldato entro la fine del prossimo anno.
Attualmente l’impianto di Crespellano è l’unico al mondo nella produzione di stick di tabacco iQos, che ha avuto grandissimo successo nei 25 Paesi ove è stato già commercializzato, tra cui anche l’Italia.
La Philip Morris aveva di recente già annunciato un investimetno a Dresda, in Germania, e la riconversione delle sedi in Grecia, Romania e Russia. Come ha spiegato di Frederic de Wilde, presidente Europa per Philip Morris International, “Sono tutti impegni volti trasformare in realtà, nel più breve tempo possibile, la visione di Philip Morris International di un futuro senza fumo“.
La notizia, nel contempo, è stata accolta con molto entusiasmo dalla città: non capita tutti i giorni, infatti, di poter annunciare la creazione di 600 posti lavoro specializzati e di alta qualità. Il professore Romano Prodi festeggia e precisa anche: “Adesso dobbiamo far sì che nel futuro ci sia una manodopera di alto livello. Serve una maggiore attenzione e più risorse per preparare donne e uomini adatti a svolgere questi mestieri specializzati e, più in generale, profili adeguati all’industria 4.0”
Secondo Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna,”Questa è una regione sempre più attrattiva per imprese che creano nuovi posti di lavoro. Ne è ulteriore conferma la decisione di Philip Morris. Questa è un’importante occasione di sviluppo per il territorio che premia il patrimonio di professionalità e sapere legato al nostro tessuto sociale e produttivo, le scelte infrastrutturali e logistiche fatte e l’aver puntato su ricerca e innovazione”.
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