Per il diritto all’assegno di maternità dello Stato sono necessari, naturalmente, dei requisiti di base, quali anzitutto i requisiti contributivi.
Per quanto riguarda i requisiti contributivi necessari per la domanda di assegno di maternità dello Stato, bisogna avere tre mesi di contributi tra i 18 o i 9 mesi anteriori al parto o all’ingresso nella famiglia anagrafica, in caso di adozione o affidamento. S’informa che si tratta di una copertura assicurativa correlata al lavoro subordinato e dipendente, parasubordinato e autonomo, per il quale siano stati versati i contributi di maternità.
Quindi la lavoratrice precaria incinta, se non accede al congedo di maternità come dipendente o parasubordinata o come lavoratore autonoma ad esempio se è iscritta alla Gestione artigiani e commercianti Inps o lavoratrice agricola, può accedere all’assegno di maternità dello Stato mediante la copertura di tre mesi nei 18 mesi precedenti il parto, qualunque sia la sua tutela previdenziale.
La normativa sull’assegno di maternità dello Stato e sul congedo di maternità per le lavoratrici precarie non è valida solo per la donna disoccupata, ma con tre mesi di contributi accreditati nel periodo richiesto, ma anche per la donna lavoratrice che, al momento del parto o dell’ingresso del bambino adottato nella sua famiglia anagrafica, ha in corso una qualsiasi tutela previdenziale della maternità e per la quale risultino versati almeno 3 mesi di contributi nel periodo dai 18 ai 9 mesi anteriori al parto o all’ingresso del bambino in affidamento preadottivo o in adozione senza affidamento nella sua famiglia anagrafica.
Ai trattamenti previdenziali di maternità sono equiparati anche i vari trattamenti economici dei dipendenti dalle amministrazioni dello Stato, dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni e dagli altri Enti pubblici e i trattamenti economici corrisposti dai datori di lavoro non obbligati al versamento all’Inps dei contributi di maternità.
NOTA
I criteri per il computo dei tre mesi di contributi sono diversi per ogni diversa tipologia di lavoro svolto tra i 18 o i 9 mesi anteriori al parto. Comunque, qualunque sia il tipo di lavoro (lavoro dipendente, lavoro a progetto o parasubordinato o lavoro autonomo), è possibile controllare il possesso dei requisiti consultando il proprio estratto conto contributivo dell’Inps.