Assumere dai social network? Forse in futuro, ma non adesso. Secondo quanto afferma una ricerca compiuta dalla società internazionale di ricerca di personale qualificato, Robert Half, i manager troverebbero significativa utilità nell’appoggiarsi ai social network quale strumento di migliore conoscenza dei candidati, pur senza riscontrare in essi una decisiva influenza per orientare in maniera univoca le proprie preferenze sui candidati stessi.
In altri termini, l’indagine “Assumere con i social network?” realizzata dalla Robert Half, sancisce una posizione nettamente minoritaria dei social network all’interno delle scelte dei gestori delle campagne di recruitment. La società ha infatti intervistato 100 direttori delle risorse umane di aziende italiane, rilevando che il 59% di essi sostiene che Facebook e Linkedin non sono efficaci come strumenti di ricerca del personale, contro il 22% dei favorevoli e il 19% che preferisce non prendere posizione.
Il 47% degli intervistati afferma inoltre di non utilizzare i social network nemmeno per verificare sul web le caratteristiche dei candidati. Tra coloro che invece usano i social network in maniera attiva e dinamica, il 12% cerca candidati direttamente sul social network, il 10% controlla i comportamenti adottati sul web, e la loro coerenza rispetto a quanto riportato nel curriculum vitae, il 6% comunica con i candidati via Facebook e Linkedin, il 3% li usa per cercare referenze.
Un manager su due ha poi affermato che i social network non sono destinati a soppiantare i curriculum vitae. “Dal punto di vista pratico, appare evidente che la massima efficacia si ottiene utilizzando sia il vecchio cv, sia il proprio profilo sul web, facendo molta attenzione che ci sia sempre coerenza tra i due strumenti” – afferma Carlo Caporale, associate director di Robert Half – “in quanto, i direttori del personale in fase di avvio della ricerca preferiscono il curriculum tradizionale, mentre non disdegnano il web come strumento di verifica e selezione delle candidature raccolte”.